I migliori film diretti da registe donne? C'è veramente l'imbarazzo della scelta, da "Jeanne Dielman, 23, Quai du Commerce, 1080 Bruxelles" di Chantal Akerman a "Film d'amore e d'anarchia" di Lina Wertmuller
Le donne registe, ormai lo sappiamo, rappresentano ancora una stretta minoranza nel panorama hollywoodiano e non. Eppure, nel corso della storia del cinema, di certo non hanno mai mancato di regalarci delle ottime opere, dimostrando di non avere assolutamente nulla in meno rispetto i propri colleghi uomini. Ecco alcune imprescindibili perle:
Inevitabile, ovviamente, iniziare da Jeanne Dielman, 23, Quai du Commerce, 1080 Bruxelles della grande Chantal Akerman, autrice scomparsa proprio recentemente. Alla sua uscita nel 1975, il New York Times lo descrisse come “il primo capolavoro femminile della storia del cinema”, e oggi molti registi indie, da Gus Van Sant a Todd Haynes, hanno apertamente dichiarato il loro debito nei confronti della pellicola.
Se dobbiamo sviscerare la filmografia di una cineasta come Agnès Varda, poi, potremo decisamente non finire più. La sua opera maestra, però, rimane probabilmente ancora Cleo dalle 5 alle 7, realizzata nel 1962 e acclamata dalla critica francese, che l'ha eletto come miglior titolo di quell'anno.
Ed evidentemente, la Francia è davvero un guscio d'accoglienza per le donne registe, e pensiamo anche a Claire Denis, che nel 1999 realizzava il celebratissimo Beau Travail, storia di un ex ufficiale alle prese col proprio passato. Tra i protagonisti, una presenza ipnotica come quella di Denis Lavant, volto prediletto del Cinéma du look e alter-ego di Leos Carax.
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Da includere assolutamente, poi, sono due cineaste asiatiche. Da una parte, la grande Ann Hui, maestra proveniente dalla new wave hongkoghese: scegliendo solo una manciata di gemme, godetevi Boat People (1982) e il più recente A Simple Life (2011). Dall'altra, abbiamo invece la regina dei melodrammi filippini, Olivia Lamasan, autrice responsabile di Milan, romance ambientato nel capoluogo lombardo (!).
Infine, in ordine totalmente random: stima a Lezioni di piano di Jane Campion (1993), Film d'amore e d'anarchia di Lina Wertmuller (1973), Lost in Translation di Sofia Coppola (2003), Strange Days di Kathryn Bigelow (1995), Meshes of the Afternoon di Maya Deren (1943) e Guai con gli angeli di Ida Lupino (1966). E state sicuri che ce ne stiamo scordando veramente moltissimi altri.
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