Dal digitale alla pellicola, quali occhi meccanici sono stati scelti per girare alcuni dei film più interessanti degli ultimi mesi?
È chiaro, non è questione solo di tecnologia se un film ci colpisce per la sua bellezza, e non è nemmeno merito del tipo di macchina da presa se un film viene nominato al Premio Oscar. Però è interessante capire con quali occhi meccanici sono state catturate le immagini che riescono ad emozionarci.
Non sorprende la prima constatazione secondo la quale la maggior parte dei film sono stati girati con camere digitali, in particolar modo a riscuotere un grande successo è stata la ARRI Alexa. Nonostante ciò un non sottovalutabile numero di registi è invece ancora affezionato all’estetica e alla poesia della pellicola, categoria che quest’anno sarà magnificamente rappresentata da Il ponte delle spie di Spielberg e The hateful eight di Tarantino.
Una piccola curiosità riguarda la RED, macchina che era sparita nelle ultime due edizioni del premio più ambito ad Hollywood, quest’anno torna in competizione con ben tre film tra cui Room – in cui è stata l’unica camera utilizzata – e The Martian di Ridley Scott in cui però si è usata anche la popolare GoPro.
La Blackmagic ha fatto il suo dovere in Mad Max: Fury Road insieme alla Arri Alexa, una Canon EOS 5D e un’Olympus P5.
The Revenant, film che si è portato a casa moltissime nomination tra le quali Miglior Film, Miglior Regista e Miglior Fotografia, si è affidato anch’esso alla tecnologia della Arri Alexa e della Red.
[Leggi anche: Come muovere alla perfezione la macchina da presa]
Si tratta sicuramente di un discorso rivolto a specialisti, addetti ai lavori o semplici curiosi, ma è bene sapere che sulle pagine IMDb di ogni singolo titolo si possono trovare molti dettagli in più come i formati utilizzati, il missaggio audio e tutte quelle informazioni che contribuiscono alla nascita di un film.
Chi in questi giorni andrà al cinema a vedere Carol, la storia di un amore con protagoniste Rooney Mara e Cate Blanchett, sappia che per girarlo è stata utilizzata una Arriflex 416 con diverse tipologie di lenti. Un film, se pensato bene, riesce ad essere un buon lavoro anche senza mezzi esagerati, ma certo la macchina da presa rappresenta sempre una scelta ragionata e che dev’essere motivata.
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