Nel 2015 il budget del noto German Federal Film Funding - che supporta le produzioni che girano in terra tedesca - sarà ridotto anche fino a 50 milioni di euro. I film, con DFFF, possono recuperare una cifra seria grazie agli incentivi fiscali
Nuovo taglio in Germania sugli incentivi fiscali in favore del cinema. Il noto German Federal Film Funding - abbreviato nell'acronimo tedesco DFFF - ha visto ridotto ancora il suo budget per una decisione del governo, che ha applicato un taglio che andrà dai 14 milioni di dollari ai 68 milioni, che corrispondono all'incirca a 50 milioni di euro. Il provvedimento entrerà in vigore nel 2015. Film come The Grand Budapest Hotel di Wes Anderson e The Mouments Men di George Clooney hanno ricevuto il rimborso dal German Federal Film Fund proprio quest'anno.
Si tratta del secondo taglio di questo spessore negli ultimi anni. Nel 2013 il budget per finanziare produzioni girate in terra tedesca offerto da German Federal Film Funding era intorno ai 95 milioni di dollari, circa 70 milioni di euro. Le produzioni supportate dal fondo godono di un rimborso fiscale sulla loro futura imposta e alcune di queste hanno annoverato anche il discusso Cloud Atlas con Tom Hanks e Halle Berry e Inglorious Basterds di Quentin Tarantino. L'industria locale dice che il programma DFFF è stato un grandissimo successo; si dice che l'investimento nel German Federal Film Funding - approssimativamente di 365 milioni di dollari (270 milioni di euro) - a partire dal suo inizio nel 2007 abbia fruttato un guadagno di quasi 3 bilioni e mezzo di dollari (2 bilioni e mezzo di euro) alle produzioni tedesche.
Ma, come spesso succede all'interno di programmi sugli incentivi fiscali, il German Federal Film Funding si è dimostrato politicamente controverso in quanto è stato visto come favorevole a una certa industria privilegiata, concedendole un iniquo vantaggio fiscale. Il Ministro della cultura tedesca Monika Grutters ha promesso di combattere per il ripristino del fondo DFFF, che comunque ha attirato personalità di un certo spessore in Germania e ha permesso un bel movimento finanziario, sempre da considerare per il nome di un paese europeo in un mercato dominato dagli Stati Uniti. Uno degli ultimi film a sfruttare il fondo, The Grand Budapest Hotel, è stato, per esempio, forse il migliore prodotto d'autore realizzato nella stagione 2013/2014.
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