Lars Von Trier si è ispirato a Trump per il suo film dedicato alla vita di un serial killer

Il regista danese Lars Von Trier è tornato a far parlare di sé, questa volta a causa di alcune forti dichiarazioni rilasciate in merito al suo nuovo film, The House That Jack Built, che racconterà la vita di un serial killer.

L’autore di Nymphomaniac e Melancholia ha spiegato che la pellicola, ambientata negli anni ’70, seguirà un uomo estremamente intelligente, che nell’arco dei 12 anni raccontati nel film si trasforma in un assassino seriale. Ma non è il contenuto dell’opera ad aver destato scalpore, quanto ciò che l’ha ispirata. Il regista ha infatti ammesso:

"Il mio film vuole celebrare il concetto che la vita sia cattiva e senz'anima. E questo è stato tristemente provato dalla recente salita dell'homo trumpus, il re ratto".

Ovviamente la forte allusione a Donald Trump è evidente, e ha spiazzato un po’ tutti, generando in poco tempo uno scalpore mediatico a cui, in verità, Von Trier è già avvezzo. Non è la prima volta, infatti, che si pone in modo provocatorio, basti pensare alle dichiarazioni antisemite rilasciate nel 2011 durante la presentazione di Melancholia al Festival di Cannes, che gli costò l’espulsione immediata dall’evento.

Alcuni dettagli a proposito di The House That Jack Built sono già stati diffusi, sappiamo, infatti, che il protagonista sarà interpretato da Matt Dillon, affiancato anche da un altro grande nome come Bruno Ganz. Inoltre, qualche giorno fa il regista ha diffuso su Twitter una foto che è legata al film, che lo ritrae mentre suona una campana di fronte ad un fiume con in mano una falce. Un’immagine definita dallo stesso Trier “molto evocativa”, in quanto fa riferimento al capolavoro del 1932 di Carl Theodor Dreyer, Vampyr.

Qui sotto potete vedere entrambe le immagini:

Le riprese di The House That Jack Built partiranno a marzo in Svezia, per poi spostarsi successivamente a Copenhagen. Il debutto nelle sale è previsto per il 2018.