La più antica manifestazione internazionale di Cinema di Roma, la prima in Italia dedicata alle cinematografie del Mediterraneo e al dialogo tra i paesi delle sue due sponde, festeggia i 20 anni con ospiti prestigiosi e numerosi premi
Il MedFilm Festival (Roma, 4/11 luglio 2014) ha festeggiato il suo ventesimo compleanno con un programma ricco e intenso che ha previsto la partecipazione di prestigiosi ospiti, entusiasti di aderire al progetto culturale di quella che è considerata la più antica manifestazione internazionale di Cinema di Roma, la prima in Italia dedicata alle cinematografie del Mediterraneo e al dialogo tra i paesi delle sue due sponde attraverso il Cinema, finestra aperta sul mondo per conoscere ed apprezzare le diversità.
Il Festival, realizzato nell’ambito delle celebrazioni per il Semestre di Presidenza italiana dell’Ue, ha sottolineato il passaggio del testimone culturale tra Grecia e Italia, grazie all’intervento in Conferenza Stampa del Sottosegretario di Stato Francesca Barracciu e dell’Ambasciatore Themistoklis Demiris, che hanno sottolineato il ruolo centrale del Mediterraneo nell’attuale contesto europeo e la “necessità di cultura” come strumento fondamentale per lo sviluppo di una Nuova Europa che sappia comprendere nel profondo i suoi mutamenti e dialogare con la sponda Sud in termini propositivi e di reale scambio.
Apertosi con l’anteprima europea di Factory Girl di Mohamed Khan (storia di una giovane operaia che vive in un quartiere popolare del Cairo e si innammora del nuovo supervisore della fabbrica) e chiusosi con il francese Eastern Boys di Robin Campillo (dramma sentimentale tendente al thriller riguardante tutte le tipologie d’amore che possono dare scandalo - quello omosessuale, quello mercenario, quello che non bada alle differenze di età, di cultura, di condizione - ), il Festival ha visto la consegna di numerosi premi:
- Premi alla Carriera: il primo all'italiano Mario Martone e il secondo al francese Paul Vecchiali, che ha voluto dedicare il suo premio al compagno di una vita, l’attore Malik Saad.
- Premio koine: a Padre Giovanni La Manna, presidente del Centro Astalli, da sempre impegnato per i diritti dei migranti e l’accoglienza dei rifugiati.
- Premio Amore e Psiche: a Stratos di Yannis Economides (Grecia)
- Premio Espressione Artistica: a In grazia di Dio di Edoardo Winspeare (Italia)
- Menzione speciale: a Le challat de Tunis di Kaouther Ben Hania (Tunisia)
La giuria del Concorso documentari ha assegnato:
- Premio Open Eyes: a My love awaits me by the sea di Mais Darwazah (Giordania/Palestina)
- Riconoscimenti speciali: a Karpotrotter di Matjaz Ivanisin (Slovenia) e a Sobre la marxa di Jordi Moratò (Spagna)
La giuria del Consorso Cortometraggi ha assegnato:
- Premio Methexis: a Selma di Mohamed Ben Attia (Tunisia)
- Premio Cervantes Roma: a Christine di Mounia Akl (Libano)
La giuria PiùCulture si è così espressa:
- Premio Miglior lungometraggio: a In Grazia di Dio di Edoardo Winspeare (Italia)
- Riconoscimento Speciale: a Factory Girl di Mohamed Khan (Egitto)
La giuria degli studenti universitari della Facoltà di Arabo del Dipartimento di Studi Orientali dell’Università La Sapienza, del Dipartimento di Arti e Scienze dello Spettacolo della Sapienza e di RomaTre, dell’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica “Silvio D’Amico” e della Scuola Provinciale d’Arte Cinematografica “Gian Maria Volonté” si è così espressa:
- Miglior film: Le challat de Tunis di Kaouther Ben Hania
- Miglior documentario: In the name of God di Mashti Esmail
- Miglior cortometraggio: Wooden hand/Peau de colle di Kaouther Ben Hania
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