Recensione di "Narcos" (Stagione 3) (10 episodi, Usa 2017)
Recensione dei 10 episodi della nuova serie di "Narcos", la terza, dopo la morte di Pablo Escobar impersonato da Wagner Moura, adesso incentrata sul Cartello del narcotraffico di Calì, comandato dai Fratelli Gilberto e Miguel, Rodriguez-Orejuela
“Narcos” è oramai un valore acquisito. Questo è certo. Tuttavia, è anche una delle migliori serie attualmente presenti su Netflix, che vanta una visione molto approfondita e intima della vita nell'industria sudamericana della coca e delle famose alle cronache personalità che ne sono state storicamente coinvolte. Le stagioni uno e due seguirono l'ascesa e la caduta della re della droga Pablo Escobar. Alla sua morte alla fine della stagione due, si era determinato un vuoto nel traffico della droga che doveva essere riempito da un’altra organizzazione. Quella organizzazione rispondeva al nome di “Cartello del narcotraffico di Cali”, dal nome della città. La storia riprende da poco dopo la morte di Escobar, mentre il nuovo Impero è alle sue massime altezze, e i fratelli Manuel e Gilberto Rodriguez- Orejuela che lo comandano cominciano a trattare con il governo colombiano per consegnarsi e scontare una pena molto blanda, puntando a tornare in libertà dopo poco . Ovviamente, questo non va più bene, e il risultato è un chiaro segno che i tempi stavano oramai cambiando. Quello che segue sono i miei pensieri complessivi sugli alti (tanti) e i bassi (decisamente in minoranza), di ciascuno dei dieci episodi della stagione tre.
1) “La strategia di Kingpin”
Pro: Il Cartello di Calì escogita un piano di sei mesi per arricchirsi ancora a più non posso con il traffico della droga, per poi dedicarsi alle attività legali che sono state intraprese grazie agli enormi capitali accumulati.
La musica. La colonna sonora non si distingue come di memorabile personalità, ma oltre il famoso tema dei titoli, c'è comunque tanta grande musica non originale sotto forma di canzoni, da poter apprezzare disseminata per tutti e 10 gli episodi.
Pacho Herrera che fa smembrare un uomo con quattro moto a cui sono attaccati i suoi arti, ognuna partendo per una direzione opposta. E c’è anche lui, alla guida..
Contro: L’inizio della storia è un po’ lento.
Il commento della voce narrante ha bisogno di alcune migliorie.
Giudizio generale: Convince che l'agente Peña diventi il personaggio principale, dopo essere stato il co-protagonista delle due serie precedenti.
Anche se il personaggio reale non fu l’artefice della sconfitta del Cartello di Calì, è piacevole vedere un personaggio così familiare quale protagonista anche della nuova serie
2) “Il KGB di Cali”
Pro: I negoziati di Jorge con i funzionari del Ministero della Giustizia colombiano.
Chepe e la sparatoria dal barbiere.
Gabriel Iglesias che interpreta un gangster.
Contro: Perché dobbiamo osservare la CIA che aspetta di intervenire?
Dover guardare le mani di Jorge che diventano sporche. Non è più incolpabile di quelolo che sta accadendo.
Giudizio generale: Questo è stato più di un episodio di preparazione per stabilire le ulteriori linee narrative e iniziare a seguire contemporaneamente più personaggi, mettendo in particolare in luce quanto sia repentina la caduta dell'impero e alla prova dei fatti persino fragile, e di come gli avvenimenti siano visti dall'interno dell'organizzazione e dalle forze di polizia all’esterno.
3) “Seguite i soldi”
Pro: Un veloce montaggio alla “Scarface” sul riciclaggio del denaro, a inizio episodio. .
Le espressioni facciali di Pallomari sono inestimabili.
Il mandato di ricerca.
Newman da “Seinfeld”! L'intesa molto richiesta dal consiglio del proprio avvocato..
Contro: Gli ufficiali della CIA sono tutti cattivi.
Peña è lasciato troppo ad aspettare in panchina.
Maria si prende troppo tempo inutile.
Giudizio generale:
È interessante vedere come il Cartello di Cali si stia avvicinando costantemente a legittimare la propria attività e a adoperarsi per il riconvertirsi in attività pulite.
4) “Checkmate”
Pro: Gilberto agisce come il “jefe” che è.
Il raid / scambio che ha portato alla sua cattura.
L'atto di contro-bilanciamento della moglie di Gilberto. Impressionante.
Contro: Jorge che va oltre il punto di non ritorno.
Maria e la storia di suo figlio. Non è importante ai fini della trama e sappiamo esattamente dove stanno andando.
Giudizio generale:
Sta diventando evidente che, nonostante l'interessante verso la storia del traffico di droga, il Cartello di Cali è meno accattivante di Pablo Escobar. Ma è ancora vibrante, oltre che avere grandi prospettive di sviluppo dei personaggi
5) “MRO”
Pro: La costruzione della tensione per la sopravvivenza di Jorge è eccellente.
Peña sta finalmente facendo alcune mosse e diventa emozionante guardarlo di nuovo in azione.
La Morte di Cordova.
Contro: Guardare Jorge che diventa più distruttivo e duro perché sappiamo verso cosa si sta dirigendo..
È difficile guardare la crescente paranoia di Miguel.
Giudizio generale: Vedere la maggior parte della storia dalla prospettiva di Jorge è un posto in prima fila per tutto il caos che si sta scatenando.
6) “I Migliori piani di lancio”
Pro: Jorge che interpreta entrambe le parti; il cartello e il DEA.
Chepe... solo Chepe. È facilmente il mio personaggio preferito e ha bisogno di più tempo sullo schermo.
Peña / Jurado inseguimento e conversazione.
La sparatoria nel night, al livello di “Scarface”.
Contro: Letteralmente QUALSIASI scena con David Rodriquez. Finora è stato il peggiore..
Giudizio generale:
Jorge sente il fiato sul collo di Miguel e compagnia. stanno cercando di trovare la talpa. Questa è la trama migliore delle sottotracce che seguono i vari personaggi..
7) “Sin Salida”
Pro: La sparizione delle tracce dell’omicidio è impostata su una canzone di Montell Jordan, “This Is How We Do It” . Non puoi mai sbagliare con quella canzone.
Miguel nascosto dietro una falsa parete nella doccia, mentre la Dea e la Policia Nacional lo stanno cercando nel suo mega-attico. Sequenza molto intensa..
Contro: La moglie di Jorge diventa impaziente e non capisce la serietà della sua situazione.
La polizia arriva senza trovare nulla…ancora una volta.
Giudizio generale: Il montaggio della tensione è incredibile e ogni scena che tratta della crescente paranoia del Cartello di Cali è intensa. Nessuno è a questo punto al sicuro, e si possono vedere alcuni dei protagonisti che cercano di isolarsi da quello che vedono arrivare.
8) “Convivir”
Pro: Jorge ascolta le registrazioni di David dicendo che Pallomari sta per morire. Jorge pensava che fosse lui.
Il modo in cui Jorge ha nascosto il segnale acustico su Enrique.
Contro: C'è stato un lento sviluppo sul versante della DEA per ottenere l’informazione che permetterà di catturare l’ancora latitante Miguel.
Giudizio Generale: Ci sono molti errori che accadono a questo punto, nel quale il vortice di sub-plot determina che si scontrino spesso tra di loro, nella speranza che venga dato per ognuno uno scioglimento valido, seppure il tutto continua a rimanere molto accattivante.
9) “Todos Los Hombres del Presidente”
Pro: Finalmente la DEA sta aiutando Jorge e la sua famiglia, finendo per essere tra i pochi a rimanere vivi, dopo tutto quello che è stato detto e fatto.
Il raid per catturare Miguel e salvare la famiglia di Jorge sono una sequenza e un montaggio molto ben realizzati.
Contro: Troppa intelligenza conferita a David. Non c'è modo di scoprire cosa avrebbe fatto Jorge. Sicuramente non è così intelligente, ma la storia deve andare avanti.
Giudizio generale: È veramente emozionante vedere Jorge finalmente catturare Miguel e l’intensa sequenza che lo descrive. E’ una scena eccellente e ben ripresa in cui la storia è andata avanti e indietro tra la cattura di Miguel e la famiglia di Jorge protetta dalla DEA, in una sparatoria.
10) “Tornando a Cali”
Pro: La caduta del cartello di Cali e il suo smantellamento, è stata resa eccellentemente
Tutti i capi di Cali finiscono in prigione.
La fuga di Chepe avrebbe avuto un certo senso solamente appunto, se tentata da un uomo come Chepe.
La fuga e il montaggio di Pallomari sul banco dei testimoni è stata eccellente.
L'uso di un martello da parte di David Rodriguez sulla mano di un ragazzo.
Pacho che raggiunge la signora Salazar.
Contro: Non si comprende se Jorge torna indietro per finire la sua opera di collaborazione con Peña, o per chiudere i suoi conti personali con il Cartello di Cali. Se ha valutato ciò che può voler dire per la sua famiglia quanto ha dichiarato, allora avrebbe colto la prima occasione veramente utile per fuggire.
La morte di Pacho.
La morte di Chepe.
Giudizio generale: La chiusura è bellissima, ben sapendo che la storia del narcotraffico e della lotta contro le droghe non si sarebbe certamente fermata in Colombia, ed è stato interessante vedere l'agente Peña fare frutto delle informazioni apprese e raccolte dalla CIA circa il coinvolgimento del Cartello di Cali con l’elezione del presidente della Colombia in carica, e usarle a beneficio della nazione esponendo tutti coloro che sono coinvolti costringendoli a non muovere un dito per salvare i capi di Cali, mantenendoli in prigione. Tuttavia, sapendo che “Narcos” è già rinnovato per la quarta stagione, sarà interessantissimo anche nei suoi sviluppi futuri. Il Messico sembra essere la direzione in cui la storia è naturalmente diretta, che sarà altrettanto convincente come sono state la prima, seconda e terza stagione incentrate su Pablo Escobar e sul Cartello di Cali.
Voto della redazione:
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