Il regista è arrivato a Milano per la conferenza stampa del suo "Cenerentola", insieme ai due protagonisti del film: Lily James e Richard Madden
Sono entusiasti il regista Kenneth Branagh e gli interpreti Lily James e Richard Madden mentre presentano a Milano Cenerentola, in uscita il 12 Marzo. Trattasi della rivisitazione del classico Disney, una storia raccontata mille volte: come si differenzia la versione di Branagh dalle altre? "L’idea era di impiantare nel linguaggio e nell’aspetto classici una dinamica umana, diretta e riconoscibile, unita alla tradizione", risponde lui.
La frase guida di Cenerentola è il monito della madre, “sii gentile ed abbi coraggio”, e secondo la James “è un messaggio semplice ma straordinario. Bisogna credere alla semplicità profonda che al giorno d’oggi, nella nostra vita frenetica, ci fa riflettere su ciò che conta davvero”. È d’accordo il film-maker: “In pellicole come questa cerchiamo di far breccia nei sentimenti, al di là di tutto il cinismo. Quella di Cenerentola come altre favole appartiene a un immaginario universale, ma ciò che mi ha attirato è stato il personaggio della protagonista che si riteneva vittima passiva, mentre invece in questo film viene rovesciata, in maniera legittima, facendosi donna attiva e moderna, un punto di riferimento”.
Questo anche grazie al lavoro degli attori, come sottolineato dal regista: al punto che nel momento clou dell’ingresso di Cenerentola a palazzo, la troupe si è commossa. “Dante Ferretti ha creato dei set così belli che non c’era praticamente bisogno di recitare, e quando Lily è scesa dalla scala” ricorda Madden “bastava guardarla e reagire all’emozione”. “Ero molto nervosa” sorride l’attrice, “dovevo incarnare una principessa in un momento iconico, ma alla fine è stato magico: l’atmosfera di una fiaba, e io avevo questa gonna enorme che sembrava avere vita propria, fluttuando intorno a me”.
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Non è solo la figura di Cenerentola a subire un cambiamento, racconta Madden: “Nel cartoon Disney il principe compare solo un paio di volte. Così io e Kenneth lo abbiamo costruito da zero, cercando di dar vita a un personaggio che fosse degno di Cenerentola: un figlio, un soldato, un uomo che si innamora, non soltanto un nobile. Kenneth mi ha dato da leggere libri e autori come Machiavelli, in modo da creare una figura radicata nel reale, pur se fantastica”. L’attore ha solo ottime parole per il regista: “è stata la sua presenza ad avermi convinto a partecipare, e ho riversato molto di lui, che è un gentleman, nel principe”. Gli fa eco la James: “Era da subito chiaro che Branagh aveva una visione forte del film, trattata con leggerezza e autenticità: mi ha accolta e accompagnata, facendomi sentire come una principessa, e consigliandomi di ispirarmi ad Amèlie, Annie Hall, alla Amy Adams di Come d'incanto, ma anche di sentirmi libera di creare”.
A chiudere è proprio lui, Kenneth, che oltre a regalare un interessante rumor (“Vorrei fare Romeo e Giulietta con la James e Madden”) si lancia in una dichiarazione d’amore all’Italia: “Bellissimo essere qui, fin da quando venni per Molto rumore per nulla. E in questo paese sono sicuro che ci sono tante donne forti che si identificheranno nella nostra Cenerentola”. Al 12 Marzo il verdetto!
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