Secondo l'autrice di "The Girl on the Train" Emily Blunt è troppo bella per la parte

Il 7 ottobre farà il suo debutto nelle sale statunitensi The Girl on the Train, il film di Tate Taylor - tratto dall'omonimo romanzo di Paula Hawkins - che avrà come protagonista Emily Blunt.

La pellicola racconta di una donna devastata dal suo divorzio che trascorre il suo tempo a fantasticare su una coppia apparentemente perfetta che vede quotidianamente dal treno. Ogni giorno, percorrendo il tragitto che dalla periferia di Londra la porta verso il centro, la ragazza osserva i due fare colazione in veranda, ma inaspettatamente un giorno vede qualcosa di scioccante e viene coinvolta in un caso misterioso.

Paula Hawkins - l'autrice del libro da cui il film è tratto - non è stata però particolarmente entusiasta di vedere Emily Blunt nel ruolo della protagonista Rachel Watson, dichiarando che sarebbe troppo bella per il personaggio, che nel romanzo è descritto come una giovane donna divorziata, alcolizzata, disoccupata e soprattutto in sovrappeso.

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Critiche sul suo aspetto a parte, l'autrice ha avuto solo parole di elogio per l'interpretazione di Emily Blunt, sottolineando che ha fatto un lavoro davvero straordinario e degno del libro che ha scritto.

L'attrice ha dichiarato di essere stata subito attratta dal personaggio di Rachel, in quanto è molto raro che una donna venga dipinta con delle caratteristiche così negative nel mondo del cinema: "È inusuale avere una protagonista femminile che sia anche una completa alcolizzata. Le donne sono sempre dipinte per essere ideali, belle, simpatiche e spiritose. Ma con questo personaggio, semplicemente non vorresti neanche respirare la sua stessa aria. Una sorta di persona tossica, fisicamente e mentalmente, qualcosa che non avevo mai esplorato prima".