Svariate volte ci siamo detti "lui è troppo amato dai fan, non potrebbero mai ucciderlo", e altrettante volte è successo proprio il contrario di quel che ci aspettavamo. Perché? Perché Robert Kirkman uccide puntualmente i nostri personaggi preferiti?
Certo, dopo sette stagioni è normale affezionarsi ai personaggi di uno show, specialmente i più longevi, ma c'è una regola da tenere bene a mente quando si guarda The Walking Dead: nessuno sarà mai al sicuro. Svariate volte ci siamo detti "lui è troppo amato dai fan, non potrebbero mai ucciderlo", e altrettante volte è successo proprio il contrario di quel che ci aspettavamo. Perché? Perché Robert Kirkman uccide puntualmente i nostri personaggi preferiti?
Lo ha rivelato durante un'intervista al sito ComicBook.com, dichiarando che spesso tende ad eliminare dallo show proprio chi attira troppo l'attenzione del pubblico: "Io non ho un vero e proprio personaggio preferito. Se mi accorgo di essere troppo legato a qualcuno o di scrivere troppo riguardo una sola persona, modificando la storia in suo favore, inizio a realizzare che l'investimento del pubblico in quel personaggio è estremamente alto, e io non voglio che lo script venga influenzato concentrandomi troppo su una sola persona. E questa è una cosa che tende a farmi venire voglia di ucciderli."
Se da una parte quindi queste dichiarazioni hanno finalmente fatto chiarezza sul modus operandi di Kirkman, dall'altra ci mettono in guardia proprio nei confronti dei personaggi principali e più amati, che stando al suo ragionamento potrebbero essere tagliati fuori dalla storia, come è successo recentemente con le morti di Abraham e Glenn, che hanno letteralmente sconvolto il pubblico.
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