Alla scoperta di Francofonia, nuovo film di Aleksandr Sokurov

Aleksandr Sokurov torna a girare in un museo: dodici anni dopo lo splendido Arca russa, un unico pianosequenza realizzato tra i corridoi dell’Hermitage di San Pietroburgo, il grande autore russo ambienterà il suo prossimo film all’interno del Louvre di Parigi. La nuova pellicola si chiamerà Francofonia – Le Louvre Under German Occupation. La trama è ancora segreta, ma le prime foto di scena rivelano che potrebbe essere ambientato durante gli anni della Rivoluzione francese e di Napoleone. Il titolo fa però pensare a un altro periodo storico: l’occupazione tedesca e la seconda guerra mondiale.

Il mistero attorno alla sceneggiatura non fa che accrescere la curiosità per uno dei progetti più attesi dell’anno da ogni cinefilo che si rispetti. In molti avrebbero scommesso che il film sarebbe stato presentato al Festival di Cannes, mentre ormai si punta al Festival di Locarno o alla Mostra di Venezia. Proprio in laguna, nel 2011, Sokurov aveva proposto il suo ultimo (capo)lavoro: Faust, con il quale si aggiudicò il Leone d’Oro.

Chiusa ormai la tetralogia del potere (oltre a Faust, da ricordare i precedenti Il sole, Taurus e Moloch), con Francofonia l’autore sembra così tornare all’universo dell’arte e della pittura, a cui aveva fatto riferimento in molti suoi titoli, a partire da Madre e figlio del 1997. Scritto dal regista con Alexei Jankowski (insieme avevano già diretto il documentario Il nous faut du bonheur del 2011), Francofonia - una coproduzione internazionale che coinvolge diversi paesi - si avvarrà di Bruno Delbonnel come direttore della fotografia. Delbonnel, considerato ormai uno dei più bravi al mondo nel suo campo, aveva già lavorato con Sokurov in Faust e quest’anno ha dimostrato nuovamente il suo talento visivo in A proposito di Davis dei fratelli Coen. Oltre a Francofonia, alla fine dell’anno uscirà un altro titolo a cui ha collaborato: l’altrettanto atteso Big Eyes di Tim Burton.