"It's Only the End of the World", questo il titolo del prossimo dramma familiare del fenomenale regista canadese di "Mommy" (premiato a Cannes 2014). Oltre a Marion Cotillard, nel cast ci saranno Vincent Cassel e Lea Seydoux
L’enfant prodige del cinema canadese Xavier Dolan preme a tavoletta sull’acceleratore. Il regista, appena ventiseienne e fresco vincitore del Premio della Giuria a Cannes 2014 per il suo Mommy, sta preparandosi al suo prossimo lavoro che si intitolerà It's Only the End of the World. Le riprese inizieranno al termine dell’edizione di Cannes 2015 (13-24 maggio) dove Dolan quest’anno sarà anche giurato. Eccezionale il cast che va prospettandosi: Marion Cotillard, Lea Seydoux, Vincent Cassel, Nathalie Baye e Gaspard Ulliel. Da un testo di Jean-Luc Lagarce, il film sarà la storia di uno scrittore che torna a casa dopo un’assenza di 20 anni, per annunciare alla famiglia la sua morte imminente: il rancore latente emergerà ancora una volta e renderà vano qualsiasi tentativo di provare empatia, dare ascolto ed amare. Mommy era anch’esso un dramma familiare, tema evidentemente caro al giovane regista.
“Sono molto emozionato dall’idea di lavorare con attori così talentuosi - ha dichiarato Dolan -; da attore, oltre che regista, la mia passione viscerale mi fa morire dalla voglia non solo di dirigerli ma anche di vivere la recitazione con e attraverso loro”. It's Only the End of the World potrebbe essere il film che farà da preludio alla definitiva consacrazione artistica del regista, ormai già nel Gotah dei più grandi. Infatti, sono già in cantiere i preparativi per la sua opera successiva, la prima in lingua inglese: The Death and Life of John F. Donovan. Anche qui, cast a 5 stelle con Jessica Chastain, Kathy Bates e Susan Sarandon.
[Leggi anche: Fondazione Cineteca Italiana presenta una retrospettiva su Xavier Dolan]
It’s Only the End of the World sarà una produzione franco-canadese e sarà recitato in lingua francese, a dispetto del titolo. Dolan sta dimostrando un talento ineguagliabile che lo sta portando a essere da prodigio a vero e proprio fenomeno. Nel 2008 presentò il suo primo lungometraggio J’ai tué ma mère, basato su una sceneggiatura scritta a sedici anni. Già nel 2013 era a Venezia con il suo Tom à la ferme, snobbato dalle case di distribuzione italiane. Poi è arrivato Mommy, nel cui successo è esploso tutto il suo carattere in regia, sceneggiatura, produzione, montaggio e costumi.
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