Ritratto di Marco Rovaris
Autore Marco Rovaris :: 3 Febbraio 2015

I due film in questione sono "Il traduttore", secondo lungometraggio di Massimo Natale, e "The Habit of Beauty" di Mirko Pincelli: storie d'amore e di disperazione che vedranno protagoniste rispettivamente Claudia Gerini e Francesca Neri

Il traduttore

A febbraio una doppia produzione italiana nelle fredde terre del Nord: arriveranno in Trentino Alto-Adige le troupe di Il traduttore di Massimo Natale con Claudia Gerini e di The Habit of Beauty di Mirko Pincelli con Francesca Neri.

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Il 2 febbraio è stata la data di inizio del secondo lungometraggio di Massimo Natale, con Claudia Gerini e Kamil Kula: storia d’amore tra Andrei, studente rumeno alla facoltà di lingue dell’università di Roma, e Anna, una donna da poco vedova che chiede al ragazzo di tradurre il diario del marito scomparso. Il film di Natale è una produzione Kalitera Production, Inthelfilm, Wider Films in co-produzione con la polacca Agresywna Banda, con il sostegno di MiBACT in collaborazione con Rai Cinema e verrà distribuito da Wider Film.

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Le riprese di The Habit of Beauty di Mirko Pincelli cominceranno invece il 23 Febbraio 2015. Il film si svolge tra il Trentino e Londra e racconta il destino di una coppia che si trova a dover affrontare il lutto per la perdita del figlio. Nel cast ci sono Francesca Neri, Vincenzo Amato, Remo Girone, Noel Clarke e Nico Mirallegro. Il film di Pincinelli è una produzione Orisa Produzioni con The Habit of beauty FILM LTD (Inghilterra) con il sostegno di MIBACT e verrà distribuito da Bea Production.

La compagna di Federico Zampaglione vive una seconda giovinezza sul grande schermo, ma non ha mai voluto prendersi troppo sul serio, come ha detto con simpatia a Velvet Style: "Ho sempre visto la moda come un gioco, mi diverto a interpretare gli abiti che indosso ancora oggi. Non ho neanche il fisico da modella e non sono troppo brava con gli abbinamenti, anche per lavoro preferisco farmi guidare da chi se ne intende. Di guardarmi allo specchio non ho proprio tempo, corro sempre da una parte all’altra, per tutti i giorni ho quei capi che so che mi stanno bene e che metto con una certa sicurezza senza pensarci troppo. Se invece devo uscire a cena o andare a una festa, mi guardo e mi riguardo e magari mi cambio anche moltissime volte prima di decidere cosa mettere".

E per gli uomini interessati: "Mi colpiscono gli uomini vestiti bene sempre. Mi piace l’uomo che sa portare con eleganza un completo giacca e pantalone, ma che sta benissimo anche con t-shirt, jeans e scarpa da ginnastica. Poi molto conta come si pone, chi è, la sua intelligenza, il suo carattere. Non amo gli uomini troppo curati, quelli che stanno davanti allo specchio più di me. L’uomo deve essere naturale".

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