Daniele Vicari (Diaz – Non pulire questo sangue) è pronto per girare il suo prossimo film. Trattasi di Bianco, tragedia alpinistica realmente accaduta nel '61, nel pilone centrale del Freney in Val D'Aosta. La più grande sfida? Girare in verticale
Daniele Vicari, regista del bellissimo Diaz – Non pulire questo sangue, è pronto per girare il suo nuovo film, Bianco, che racconterà la tragedia del Freney sul Monte Bianco avvenuta nel '61, tra gli episodi più drammatici della storia dell'alpinismo. Com'è noto, in quel fatidico anno, Walter Bonatti, assieme ad altri sei escursionisti, organizzò una spedizione per scalare il pilone centrale del Freney, in Val D'Aosta; qui, moriranno in 4, tra incidenti e disgrazie fatali.
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Dichiara Vicari: “Una storia senza tempo, sette giovani che provano a sfidare i propri limiti e vengono sconfitti. Sono alpinisti ma avrebbero potuto essere astronauti, esploratori, avventurieri. Anche il luogo è astratto, quasi magico, le vette così verticali cambiano il rapporto con la superficie terrestre. È la storia di un’impossibilità, un action movie che scava nell’interiorità dei personaggi e chiama in causa sentimenti umanissimi, amicizia fraterna, coraggio, paura della morte, dolore inconsolabile”.
Come già con Diaz quindi, anche stavolta l'autore italiano affronta una dura pagina della cronaca nera. 6 milioni di euro il budget complessivo, messo a disposizione dalla Mir e da Aeternam, con la collaborazione di Rai Cinema e della Valle D'Aosta Film Commission. Particolarmente difficili le riprese: “Sarà tutto girato in montagna, in parte sui luoghi reali, in parte in altre location alpine – prosegue il regista - Una terza fase in studio; ci serve un’altezza di 15 metri, da noi non esiste. Forse utilizzeremo un palazzetto dello sport. Di sicuro faremo tutto in Italia”. Film d'ispirazione sarà Gravity di Alfonso Cuaròn, che ha spalancato le porte alle infinite possibilità dello spazio cinematografico. Nel blockbuster hollywoodiano la problematica era l'assenza di gravità, in Bianco sarà invece la verticalità. Attualmente, Vicari sta provinando diversi attori per i ruoli principali, che dovranno accettare una lunga preparazione atletica, imparando ad arrampicarsi con l'aiuto di stunt e istruttori professionali.
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Insomma, ci troviamo davanti ad uno dei film italiani più interessanti e ambiziosi degli ultimi anni. Dopo i risultati di Diaz (Menzione Speciale alla Berlinale, 4 David di Donatello e 3 Nastri d'Argento) incrociamo le dita in attesa di una nuova grande pellicola.
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