La creatura di Matt Groening arriva in Cina scavalcando le barriere sui prodotti esteri imposte dal governo cinese. Il patto che porterà "I Simpson" in Oriente è firmato Fox e Sohu Video e comprende l'ultima stagione, in onda dal 28 settembre su Fox
I Simpson riescono a sbarcare sugli schermi della Cina dopo 26 stagioni di successi nella maggior parte del mondo; la fortunata sitcom animata americana ideata da Matt Groening era soggetta alle restrizioni del governo cinese circa i prodotti esteri, premura che tra l'altro sta crescendo a dismisura negli ultimi tempi. In ogni caso i cartoni animati gialli arriveranno nel paese della bandiera rossa grazie a un accordo di streaming tra Fox e Sohu Video. L'accordo multiannuale include l'ultima stagione dello show, in programmazione su Fox dal 28 settembre: il cartone sarà sottotitolato in mandarino.
Charles Zhang, CEO di Sohu.com Inc., conferma il ruolo importante e pionieristico della sua compagnia nell'offrire programmi premium e con licenza all'intero pubblico cinese. L'introduzione nel palinsesto dello storico cartone americano darà ancora più scelta al pubblico cinese e porterà una fetta di cultura televisiva occidentale in Oriente, concetto comunque da non sottovalutare. Il produttore esecutivo di I Simpson, Al Jean, non poteva che commentare l'accordo con una battuta: "Wow! Ora possiamo finalmente rivelare che Springfield è in realtà nel Guangdong!".
La sitcom si è distinta negli anni per l'aspetto satirico molto forte e l'impronta grottesca estranea al mondo del cartone animato fino a quel momento. Le parodie e il sarcasmo non sono mai mancati, come i riferimenti a personaggi della cultura popolare, della politica, dello star system o dello sport. La sitcom concorrente, I Griffin, è chiaramente ispirata alla creazione di Groening, che si impegnò poi anche nella futuristica Futurama.
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