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Autore Pierre Hombrebueno :: 23 Maggio 2016

Beati gli statunitensi, che potranno presto vedere nelle sale "Voyage à travers le cinéma français", documentario che racconta la storia del cinema francese, patria della cinefilia e della Nouvelle Vague, dei teorici e dei Lumière

Bertrand Tavernier

Ok, a Cannes sono appena passati i nuovi film di autori come Xavier Dolan, Pedro Almodovar, Jim Jarmusch e i Dardenne, ma i cinefili non potranno certamente ignorare l'ultimo lavoro di Bertrand Tavernier presentato fuori concorso, Voyage à travers le cinéma français, documentario che racconta la storia del cinema francese, patria della cinefilia e della Nouvelle Vague, dei teorici e dei Lumière. Un autentico regalo per chiunque viva sommerso dalle sale cinematografiche, considerando che l'opera presenta interviste e footage con nomi del calibro di Jean-Luc Godard, Jean Renoir, François Truffaut, Claude Sautet, Louis Malle e Jacques Becker. 

Un viaggio, quello di Tavernier, che potrebbe ricordare quello compiuto da Martin Scorsese per il suo docu sui film americani: non un approccio prettamente storico/filologico, quanto personale e soggettivo. I primi che potranno vedere il film fuori Cannes? Ovviamente, gli statunitensi, dato che Cohen Media Group ne ha appena acquistato i diritti. Ha detto il presidente della compagnia, Charles S. Cohen: “Viaggio attraverso il cinema francese è già un importante classico destinato a diventare una visione essenziale per i cinefili di tutto il mondo. Non potremmo essere più orgogliosi di portare il capolavoro di Tavernier agli spettatori del Nord America”. 

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Ha aggiunto Bertrand: “Sono così felice che il mio film viaggierà fino all'audience nord-americano. Vorrei che quest'opera fosse un atto di gratitudine ai registi, attori e musicisti che sono emersi nella mia vita”. 

Insomma, chissà se la pellicola possa arrivare anche dalle nostre parti, prima o poi? Difficilmente troverà una collocazione nell'usuale giro di distribuzione, ma la speranza è che qualche magnanimo Festival organizzi una proiezione. Di certo, sarebbe un regalo impagabile per noi che di cinema viviamo e respiriamo. 

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