A ipotizzarlo è stato il produttore Frank Marshall durante il CinemaCon 2016 in cui ha detto di essere in trattativa per acquisire i diritti di "The other side of the wind"
Dall’11 al 14 aprile a Las Vegas in Nevada si è svolto CinemaCon 2016, la convention della National Association of Theatre Owners (NATO), realtà che riunisce gli esercenti di sale cinematografiche degli Stati Uniti. È stata come sempre un’occasione per fare il punto della situazione su un mondo che è in costante e inarrestabile evoluzione, ma è stato anche il momento in cui si è parlato di progetti futuri legati alla settima arte.
Uno degli interventi più interessanti è stato quello di Frank Marshall, uno dei più grandi produttori di Hollywood, il quale durante un pranzo in suo onore ha dato buone notizie circa uno dei sogni proibiti dei cinefili.
Marshall ha, infatti, dichiarato di essere in trattativa con Netflix per riuscire ad acquisire i diritti di The other side of the wind, l’ultimo, incompiuto film di Orson Welles, diretto in collaborazione con registi e amici come Peter Bogdanovich, John Huston, Norman Foster, Susan Strasberg, Oja Kodar e Joseph McBride. La pellicola – girata tra il 1970 e il 1976 – ha come protagonista John Huston nei panni di un regista sul viale del tramonto e racconta l’ultima notte della sua vita vista attraverso gli occhi dei paparazzi e potrebbe essere disponibile al pubblico entro la fine di quest’anno.
[Leggi anche: L’ultimo film incompiuto di Orson Welles torna alla luce]
Con l’occasione Marshall si è pronunciato sul dibattito attorno a “Screening Room”, il nuovo servizio di streaming che permette di acquistare i titoli contemporaneamente alla loro uscita in sala e si è anche sbilanciato riguardo Indiana Jones.
Il suo storico produttore, infatti, si augura il ritorno di Harrison Ford, secondo lui l’unico Indiana Jones possibile a questo mondo e l’unico ad avere il diritto di tornare per il quinto episodio della saga.
Il produttore di Jurassic Park e di Ritorno al futuro ha anche dichiarato di essere quasi pronto a tornare dietro la macchina da presa, ruolo che lo vede mancare dal 2006 quando aveva diretto 8 amici da salvare.
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