Nel cortometraggio "Aspirational" Kirsten Dunst interpreta se stessa e reagisce con disgusto ai selfie che due adolescenti si fanno al suo fianco: l'unica domanda per l'attrice è "Puoi taggarmi?". Il ruolo del fan e del mito nell'era dei social media
Selfie? Social media tempestati di foto e che perdono in contenuti? Kirsten Dunst non ci sta e prende parte al corto Aspirational, diretto da Matthew Frost. Il video di due minuti e mezzo è prodotto da Iconoclast per Vs. Magazine e descrive l'incontro tra l'attrice e due ragazze che, dopo averla riconosciuta, scendono al volo dall'auto e si fiondano a farsi selfie a fianco della diva. Lei cerca di interloquire e spinge le ragazze a chiederle qualcosa, qualsiasi cosa, ma loro sono solo interessate a taggarla nelle foto per accrescere la loro fama on-line. Frost dichiara che il punto centrale del filmato è lo sfruttamento della star da parte delle ragazze, che intendono raggiungere più popolarità possibile sui social media proprio attraverso la fama di chi sta a loro a fianco in una foto.
Non si tratta, quindi, di ottenere informazioni o di dialogare, bensì di appropriarsi dell'aura di celebrità altrui; il che rovescia quasi la dinamica dell'essere fan di un tempo, cioè strappare una parola o, almeno, un saluto ai propri beniamini. Quando Kirsten chiede se vogliono parlare di qualcosa, una di loro chiede con aria ebete "Can you tag me?"... Obiettivamente un po' troppo surreale come situazione, ma un bel ritratto della stupidità odierna degli schiavi dei social network. La recitazione di Kirsten Dunst è notevole e il suo volto disgustato è il commento migliore di tutta la faccenda, poco prima che il frammento finale mostri le ragazze in estasi in auto che commentano la loro impresa: "Ho 15 like!... Stiamo per guadagnarci più followers di quelli che potevamo immaginare".
Il film di Frost segue il progetto iniziato in passato con una serie di cortometraggi realizzati per Vogue con le attrici di copertina della rivista. Il più simile a Aspirational, Scripted Content, vede due giovani dibattere sul rubare o meno una fotografia a Jessica Chastain, che siede sulla panca vicino a loro. Ma qui il livello si alza, perché, mentre nel corto dell'anno scorso c'era comunque un disagio nell'accostarsi alla star, ora non c'è più il rispetto della privacy, sostituito da un'ignobile sfrontatezza. Le due ragazze del corto ricordano infatti l'estrema ignoranza dei protagonisti di Bling Ring di Sofia Coppola.
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