Epigram: la web serie più cospirazionista del web

“La serie più cospirazionista del web” così viene definita nella descrizione su YouTube la nuova web serie Epigram, scritta e diretta da Valerio Frico che interpreta anche il ruolo del protagonista. Sebbene sia alla sua prima esperienza da video maker, Valerio, venticinquenne romano, ha già scritto un romanzo e una raccolta di poesie. Poker face, il romanzo pubblicato il 2 luglio 2011, narra le vicende di una community virtuale, appunto Poker Face, dove giovani depressi s’incontravano raccontando la propria storia, il cui epilogo era sempre il medesimo, il suicidio. A due anni esatti da questa prima esperienza editoriale, nel 2013 pubblica una raccolta di poesie intitolata Entropia. Quest’ultima sarà di fondamentale importanza per la stesura della sceneggiatura di Epigram. Come ci racconta l’autore stesso «In Entropia ho gettato le basi. Quella raccolta poetica, il cui sottotitolo è "L’impero della Mente", racconta le sfumature, i limiti, le paranoie umane. Odio le storie e le persone rassicuranti e, soprattutto, considero la contemporaneità fondamentale per un artista. Ora, forse ancor più che in altri periodi storici, il mondo fa paura. Nel mio percorso ho sempre raccontato questo, provando talvolta a formulare ipotesi, ma la vita, così come la poesia e l’arte, non si spiega». Perfino il titolo della web serie, Epigram, affonda le sue radici in Entropia: «all’interno della mia precedente raccolta poetica, – racconta Valerio – c’era una breve riflessione, che ho sempre considerato una sorta di epigramma: "lui guarda l’orologio ed io muoio. Lui ha tempo, io no. Epigramma inciso sulla pellicola di ogni respiro. Epigramma inciso sulle membrane dell’anima/ Mi trasfondo col fango". Credo riassuma molto bene la parabola e le dinamiche che riguardano il personaggio principale della serie, Demian. Ancor prima di definire la storia, sapevo che la serie avrebbe dovuto avere questo titolo!» Dunque, il passaggio dalla scrittura alle web serie «è stato quasi consequenziale – spiega Valerio – ho sempre amato la serialità televisiva, principalmente quella statunitense, sperando un giorno di poter fare qualcosa del genere. Purtroppo la scrittura non offre molte possibilità, […] ragione per cui ho cercato di canalizzare in un’altra direzione».

La web serie narra la storia di un ragazzo, Demian, che dopo aver ucciso una donna, viene messo di fronte ad una scelta: pagarne le conseguenze, oppure, dimenticare il suo passato ed entrare a far parte di un enorme traffico di essere umani dalla personalità programmabile, attraverso mutazioni genetiche e farmaci innovativi. In Epigram è labile il confine tra vittima e carnefice, infatti «nessuno dei personaggi può essere compatito o accaparrarsi la simpatia di chi ci guarda, – chiosa Valerio – raccontiamo la storia di personaggi che hanno semplicemente compiuto delle scelte, liberamente, autonomamente». Il personaggio di Demian è interpretato dallo stesso Valerio Frico, che parlando del suo ruolo da protagonista dice: «per me, sarà un’occasione fantastica, perché interpretare un personaggio di quel tipo, è la cosa più divertente che abbia mai fatto. Nel corso degli episodi successivi approfondiremo la sua natura».

Horror, action, drama, thriller, conspiracy, sci fi; difficile ascrivere la serie a un solo genere, perché per l’autore «è fondamentale avere libertà nella scrittura e soprattutto seguire lo stato d’animo e l’influenza del momento, che talvolta definirei schizofrenica. Ho scritto alcune bozze per altri episodi – prosegue Valerio – e probabilmente avrete la sensazione di guardare un’altra serie».
Il primo episodio, #utero, è già disponibile dall’11 giugno online, i due episodi successivi saranno pubblicati a luglio e agosto. Da settembre, impegni lavorativi dei protagonisti permettendo, gli episodi avranno cadenza bisettimanale. Valerio ci tiene a precisare che «questo è un progetto nato per passione e divertimento. Chi vorrà seguirci, spero lo faccia con questo stato d’animo, e soprattutto capendo che ognuna delle persone coinvolte si occupa di altro e lavora tutta la settimana».