Con i capitoli 46 e 47 della quarta stagione si entra nel vivo di una campagna elettorale dove la ricerca del consenso passa dalla manipolazione dei dati sul web e da una mega convention concepita per calamitare l'attenzione dei media
Dopo la parentesi dell’attentato al presidente che ha portato alla riunificazione del perfido duo Frank-Claire, nei capitoli 46 e 47 (4x7 e 4x8) si entra nel vivo di una campagna elettorale fatta di show business e di dati informatici carpiti illegalmente: una volta che la Dunbar (Elizabeth Marvel) ha abbandonato la corsa, il candidato democratico Underwood deve vedersela con il repubblicano ed ex militare Will Conway (il Joel Kinnaman di The Killing), che con la sua splendida moglie Hannah (la Dominique McElligott di Hell on Wheels) forma una famiglia più giovane, munita di figli e simpatia, e maggiormente portata ai social rispetto alla coppia presidenziale.
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Per far fronte all’ottimizzazione sul motore di ricerca Pollyhop che Conway riesce a gestire a suo piacimento, gli Underwood rispondono con l’ennesimo crimine: l’utilizzo segreto per la creazione di consenso elettorale dei dati raccolti dall’NSA, l’agenzia per la sicurezza interna USA, attraverso l’analista informatico Aidan MacAllan (Damian Young), così da sapere in tempo reale quali tendenze gli americani preferiscano. Frank, infatti, prova a fare lo sgambetto a Conway, senza successo, denunciando l’affare Pollyhop, ma nel frattempo si cautela con un piano B utilizzando la stessa strategia per il web.
Nel frattempo si prepara la guerra per la candidatura alla vicepresidenza: eliminato Blythe (Reed Birne), per Frank viene il turno di far fuori anche il senatore dell’Ohio voluto dal Partito, Dean Austen; essendo stato eletto grazie alla lobby della NRA (National Rifle Association), la coppia presidenziale – più unita che mai, nonostante o forse proprio in ragione del reinserimento dello scrittore Tom Yates (Paul Sparks) all’interno del menage familiare e della scarsa dieta sessuale di Claire - progetta proprio una legge per limitare l’uso delle armi. Ovviamente Austen non ha l’abilità per uscire indenne dalla situazione orditagli contro.
A questo punto la candidata alla vicepresidenza diviene l’attuale Segretario di Stato, Catherine Durant (Jayne Atkinson), da incoronare attraverso una convention democratica concepita per calamitare l’attenzione dei media con un mega spettacolo e offuscare la visibilità dei Conway. Le nubi più scure si stanno però addensando a causa di Tom Hammerschmidt (Boris McGiver), ex caporedattore dell’Herald, che sta trovando il bandolo della matassa per ricostruire almeno una parte delle malefatte degli Underwood.
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