La rivincita dei filmini familiari girati amatorialmente per registrare un ricordo, ma oggi custoditi da diversi enti per la conservazione dell'identità e della memoria, e proiettati in numerosi festival tematici
Sono proprio cambiati i filmini familiari. Una volta erano l'espressione per eccellenza dell'amatorialità; oggi, invece, grazie alla rivoluzione digitale e ai costi sempre più contenuti delle strumentazioni video nonché dei programmi di montaggio, è ormai abbastanza facile imbattersi in filmati in cui ormai l'unica cosa a rimanere amatoriale è il soggetto, in quanto i mezzi utilizzati hanno ormai raggiunto uno standard molto alto.
Abbiamo scelto un video realizzato in occasione di questo Natale, Christmas card 2014: gli stacchi di montaggio non si contano, le immagini sono più che nitide, si susseguono jump cuts, tagli sonori, e quant'altro ancora; una famiglia si prepara per le feste, l'atmosfera è gioiosa e serena. Ma la vera scoperta è l'attitudine attoriale dei protagonisti: infatti, tutti partecipano e sanno muoversi benissimo davanti la videocamera, che è ormai diventata uno strumento "familiare". Si tratta di una fotocamera poco più che entry level, la Canon EOS Rebel T3i, di quelle che garantiscono una risoluzione in full hd. Insomma, l'altissima definizione non è più richiesta solo dai filmati più creativi e artistici a grosso budget, ma anche dai semplici filmini di famiglia, e come biasimarli? Complimenti per la realizzazione di questo film, molto più amabile e autentico di costose messinscene hollywoodiane.
L'attenzione verso i filmini di famiglia sta crescendo. Molti enti, infatti, si sono posti l'obiettivo di recuperare i filmati più vecchi per riuscire a digitalizzarli formando così un archivio di memoria collettiva. Il Festival del Cinema di Famiglia raccoglie regolarmente materiali filmici del passato (principalmente in 8mm e Super8) chiedendoli direttamente ai cittadini privati. Il materiale, poi, viene accuratamente digitalizzato in formato video per poi essere salvato in un vasto archivio digitale, che ad oggi conta ormai migliaia d'ore di filmati. Un lavoro lungo e faticoso, ma il cui compito è sempre più sostenuto e rispettato.
Il medesimo fine si è posto anche Home Movies, Archivio Nazionale Del Film Di Famiglia: salvare le memorie filmiche private, principalmente girate tra gli anni '20 e '80 dello scorso secolo (qui vi proponiamo un film degli anni sessanta). Insomma, delle iniziative interessanti, e che in fondo, altro non fanno che confermare ancora una volta la funzione ontologica della fotografia (e dunque, del cinema): conservare tracce contro il passare del tempo.
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