Chi non ha mai sentito parlare di "Er Monnezza"? Il personaggio protagonista dei famosi polizieschi italiani è invenzione proprio dell'attore che lo ha interpretato, Tomas Milian. Nel libro l'attore racconta vita e carriera per la prima volta
L'8 ottobre 2014 è il giorno dell'uscita nelle librerie di Monnezza amore mio di Tomas Milian, con il supporto di Manlio Gomarasca. Finalmente arriva un documento dove l'umorale e versatile attore si racconta come non mai in una biografia che attraversa vari momenti della sua vita, dall'infanzia cubana alla fama raggiunta in Italia con il cinema di genere. Formatosi all'Actors Studio, Milian ha preso parte a una miriade di film e lavorato con i più grandi registi e attori del suo tempo, dagli anni Sessanta al 2000.
Tomas Milian non ha bisogno di presentazioni: oltre cinquant’anni di carriera cinematografica, un’impressionante capacità di reinventarsi in ruoli sempre diversi, una lunga serie di successi al botteghino e una vasta schiera di appassionati che intorno a lui ha creato un vero e proprio fenomeno di culto. Ma se del Monnezza si sa tutto (o quasi), dell’uomo dietro alla maschera si sa ben poco. In queste pagine Milian racconta per la prima volta la sua infanzia cubana, il trauma di un bambino che assiste al suicidio del padre, la giovinezza da playboy nella Cuba bene, la scoperta del cinema, la fuga negli Usa, la difficile vita da «uomo da marciapiede» a New York, l’arrivo in Italia e tutto quell’incontrollabile flusso di eventi che ha portato un giovane attore senza radici a lasciar perdere il suo sogno.
Roma è una strana città. È eccessiva, ma generosa, accoglie il nuovo arrivato, ma non gli chiede eterna fedeltà. Non le interessa che i «forestieri» sposino le sue antiche tradizioni, e loro raramente ne assorbono i vezzi, il dialetto, lo spirito: il più delle volte, a Roma il siciliano resta siciliano, il napoletano napoletano e – soprattutto – il milanese milanese. Eppure il Monnezza, personaggio simbolo della romanità al cinema, l’ha inventato un cubano scappato da L’Avana, passato per l’Actors Studio di New York (dove si esercitava al fianco di Marilyn Monroe e Marlon Brando) e sbarcato in Italia quasi per caso.
Tomas Milian (1933) è uno degli interpreti più amati del cinema italiano. Nato a Cuba, parte ventenne per gli Usa, dove viene accolto tra i membri dell’Actors Studio. Giunto in Italia nel 1959, viene immediatamente notato da Mauro Bolognini che lo vuole come protagonista in La notte brava. Da allora ha lavorato in oltre cento film con registi del calibro di Luchino Visconti, Francesco Maselli, Alberto Lattuada, Nanni Loy, Umberto Lenzi, Sergio Corbucci, Bernardo Bertolucci, Michelangelo Antonioni, Tony Scott, Sydney Pollack, Steven Spielberg e Steven Soderbergh, spesso al fianco di icone della cinematografia mondiale come Orson Welles, Robert Redford, Anthony Quinn, Kevin Costner e Michael Douglas.
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