Da "Triangle" di Costanza Quatriglio a "Gian Luigi Rondi" di Giorgio Treves, passando per "La zuppa del demonio" di Davide Ferrario e "Nessuno siamo perfetti" di Giancarlo Soldi: ecco i documentari vincitori dei Nastri d'argento 2015
Consegnati i Nastri d'Argento 2015 dedicati al mondo del documentario, decretati dal SNGCI – Sindacato Nazionale Giornalisti Cinematografici Italiani. A vincere nella sezione “Cinema del Reale” è Triangle di Costanza Quatriglio, che ha raccontato delle tragiche vicende di Barletta 2011, dove diversi lavoratori tessili sono morti a causa del crollo dell'edificio in cui lavoravano per conto di un'azienda non autorizzata. Attraverso la voce dell'unica sopravissuta, la Quatriglio ha compiuto un viaggio a ritróso per analizzare vita e caduta dell'industrializzazione occidentale.
Premiato invece nella sezione “Cinema e Spettacolo” Giorgio Treves, che alla scorsa Mostra di Venezia ci ha deliziati con Gian Luigi Rondi. Vita, cinema, passione, sguardo e resoconto esistenziale su uno dei critici più importanti della nazione. Dal palco della Casa del Cinema, dove ha ritirato il trofeo, l'autore ha ringraziato proprio il suo protagonista, che, spiega, si è comportato da vero attore nonostante le possibili pressioni del progetto.
Un premio speciale è poi andato anche a Jacopo Quadri per il suo lavoro in La scuola d'estate (in cui ha seguito il regista teatrale Luigi Ronconi nella creazione di un laboratorio rivolto ai giovanissimi dell'Umbria), per poi celebrare la carriera di Marco Spagnoli, autore che negli ultimi anni ha dedicato gran parte del proprio lavoro sopratutto ai documentari, da Enrico Lucherini: Ne ho fatte di tutti i colori a Donne nel mito: Sophia racconta la Loren, passando per Walt Disney e l'Italia – Una storia d'amore e Giuliano Montaldo: Quattro volte vent'anni.
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Il resto della palmares comprende La zuppa del demonio di Davide Ferrario, Giulio Andreotti – Il cinema visto da vicino di Tatti Sanguineti, Nessuno siamo perfetti di Giancarlo Soldi, e 9x10 Novanta, opera realizzata per Istituto Luce da nove differenti autori, tra cui Alice Rohrwacher, Pietro Marcello, Marco Bonfanti e, nuovamente, Costanza Quatriglio.
Insomma, anche quest'anno i giornalisti cinematografici hanno avuto modo di onorare praticamente tutte le opere documentaristiche più importanti del nostro territorio, di cui diverse già proiettate e amate nei festival internazionali.
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