La 68esima edizione del Festival di Cannes omaggia il centenario dalla nascita della svedese Ingrid Bergman. La figlia Isabella Rossellini (avuta da Paolo) presiederà la sezione parallela del concorso e lancerà un suo tributo alla madre
Isabella Rossellini presiederà la giuria di Un Certain Regard, sezione parallela al concorso del Festival del Cinema di Cannes (13-24 maggio). I giurati al suo fianco, e sotto il suo sapiente “monitoraggio”, saranno la regista saudita di Wadjda Haifaa Al-Mansour, l’attrice e regista libanese Nadine Labaki (a Cannes nel 2011 con Where Do We Go Now?), il greco Panos H. Koutras (il cui Xenia era in concorso proprio in questa sezione lo scorso anno) e l’attore francese Tahar Rahim, star che gioca “fra le mura di casa”. Nella sezione Un Certain Regard saranno 19 i film che daranno vita a un testa a testa che si risolverà con l’annuncio del vincitore previsto per il 23 maggio, in concomitanza con la cerimonia di chiusura del Festival. Lo scorso anno ad aggiudicarsi il premio Un Certain Regard fu l’ungherese Kornel Mundrucźo con il suo White God. Il premio della Giuria andò invece allo svedese Ruben Östlund per il suo Forza Maggiore.
L’attrice e regista Isabella Rossellini non poteva non accettare l’invito a presiedere la giuria di Un Certain Regard di Cannes, in un’edizione (la 68esima) dedicata alla madre Ingrid Bergman. Rossellini prenderà dunque parte al tributo per la celebre genitrice svedese assistendo alla proiezione di Her Own Words, un documentario di Stig Björkman inserito nella sezione Cannes Classics. Inoltre, sempre per celebrare il centenario dalla nascita della madre, lancerà il suo Ingrid Bergman Tribute, spettacolo omaggio diretto da Guido Torlonia e Ludovica Damiani, basato sull’autobiografia di Bergman e sulla sua corrispondenza con il padre di Isabella, Roberto Rossellini. Il tributo toccherà inoltre una serie di altre significative tappe dell’intensa esistenza della diva svedese, fra cinema, amori, baruffe e successi.
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“Io e la mia famiglia - ha fatto sapere Isabella - siamo profondamente commossi dalla scelta del Festival di dedicare il manifesto di Cannes a mia madre. Lei ha avuto un eccezionale percorso artistico che l’ha portata dalle produzioni ‘artigianali’ europee ai kolossal americani. Adorava il mestiere di attrice. Per lei, più che una professione, era una vera e propria vocazione”.
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