I film in tv di oggi, martedì 19 maggio: "Per un pugno di dollari" e "Two Lovers"

Autore Pierre Hombrebueno :: 19 Maggio 2015

Direzioni opposte tra i film in tv di stasera, martedì 19 maggio: da una parte, "Per un pugno di dollari", mitico spaghetti western di Sergio Leone; dall'altra, le geometrie esistenziali di "Two Lovers", melodramma firmato James Gray

Una serata, quella di oggi, martedì 19 maggio, che inizia fra epiche cavalcate nel Far West e un'atmosfera che più cult non si può. Stiamo parlando di Per un pugno di dollari di Sergio Leone (ore 21.05 su Rsi La2), pellicola che ha inaugurato la Trilogia del dollaro e che ha lanciato il mito di Clint Eastwood nel panorama internazionale. Impeccabile e virtuosa la regia di Leone, il quale ha pensato bene di rileggere La sfida del samurai di Akira Kurosawa però infilandoci pistole al posto di katane. Tutto calibratissimo e curatissimo fino al minimo dettaglio: il cavaliere senza nome di Eastwood gli rimarrà cucito per tutta la vita, Ennio Morricone compone una delle sue più evocative colonne sonore, e le battute sono di quelle da far studiare nelle scuole di coolness: alla fine, a scoppiare, oltre le armi, sono gli applausi a scena aperta. Meraviglioso poi è constatare ogni volta come l'opera non sia invecchiata nemmeno un po', nonostante siano ormai passati oltre 50 anni dalla sua realizzazione. Insomma, una grandezza irraggiungibile e irreplicabile, persino se ti chiami Quentin Tarantino.

Ma se siete in vena di altre tipologie di umori, magari verso il più bruciante delle passioni romantiche, ecco per voi Two Lovers di James Gray (ore 21.15 su Rai 5), triangolo amoroso con Joaquin Phoenix, Gwyneth Paltrow e Vinessa Shaw. Le premesse sono probabilmente le medesime del Match Point di Woody Allen (dove invece abbiamo Jonathan Rhys Meyers, Scarlett Johansson ed Emily Mortimer), ma Gray è decisamente un cineasta meno cinico e più emotivo: per questo Two Lovers ha un'atmosfera crepuscolare, denso di sfumature malinconiche e sospese in un mood di perenne costernazione. Il risultato è un limpido e doloroso racconto di formazione fatto di sguardi e lievi movimenti di macchina. Sotto la lente del cineasta, il malessere esistenziale e l'amore come pura utopia, sempre lontano e irraggiungibile, mentre fuori si alza un sole spento e raggelato da una brezza che tutto sembra congelare.