I film in tv di oggi, 9 luglio: "Shaolin Soccer" e "Incontri ravvicinati del terzo tipo"

Autore Pierre Hombrebueno :: 9 Luglio 2015

Doppia meraviglia nelle televisioni di stasera, giovedì 9 luglio: da una parte, lo spassosissimo "Shaolin Soccer" del geniale Stephen Chow; dall'altra, l'imprescindibile sci-fi "Incontri ravvicinati del terzo tipo" di Steven Spielberg

Iniziate la serata cine-televisiva di oggi, giovedì 9 luglio, con uno dei film più divertenti degli ultimi anni, Shaolin Soccer (ore 21.10 su Cielo), diretto dal maestro della demenzialità asiatica Stephen Chow. In pratica, trattasi di uno spassosissimo Holly & Benji che incontra Dragon Ball (!!!): al centro della narrazione, uno shaolin che riunisce i suoi confratelli per formare una squadra di calcio sfruttando le proprie capacità nel kung fu. Il risultato, come potete ben immaginare, è un autentico delirio di ludica meraviglia in cui tuffarsi a braccia aperte: le gag si susseguono a velocità della luce, e tra infinite sganasciate a scena aperta e addirittura una love story in formazione, a incollarci sullo schermo sono anche le magnetiche coreografie di Ching Siu-Tung, già autore dell'indelebile Storie di fantasmi cinesi e successivamente maestro delle danze marziali targate Zhang Yimou (La foresta dei pugnali volanti e La città proibita).

Proseguendo, ecco poi una delle pellicole più celebrate di Steven Spielberg, Incontri ravvicinati del terzo tipo (ore 22.45 su LaEffe). Protagonista della storia è Richard Dreyfuss, che dopo alcuni avvenimenti paranormali, viene irrimediabilmente attratto da un misterioso luogo in cui dovrebbe accadere qualcosa di grandioso e senza precedenti: lo sbarco degli alieni. L'imperatore di Hollywood realizza un'opera densissima di possibili significati e interpretazioni: c'é chi ci ha letto una parabola sulla fede, e chi invece un racconto sul cinema (complice la presenza di François Truffaut); ma anche senza tutti questi optional, Incontri ravvicinati rimarrebbe comunque un'incantevole fiaba sci-fi che ipnotizza toccando le corde più profonde del cuore. A rimanere, sui nostri occhi, è lo stupore del possibile.