"L'amant d'un jour" con Eric Caravaca ed Esther Garrel sarà uno dei tre film finanziati insieme a "Une saison en France" di Mahamat-Saleh Haroun e "En attendant les hirondelles" dell’algerino Karim Moussaoui
Arte France Cinéma è una filiale della catena europea Arte che ogni anno si impegna ed investe in prodotti di alta qualità, in produzioni europee che però non dimenticano le radici e le provenienze dei singoli autori.
I primi titoli già definiti – per cui Arte France Cinéma si impegna nella co-produzione e nel pre acquisto – per questo 2016 sono al momento tre e sono di recente stati selezionati dal comitato presieduto da Olivier Père.
Il primo è L'amant d'un jour, ventiseiesimo lungometraggio di Philippe Garrel, regista francese che è stato sei volte in concorso alla Mostra del cinema di Venezia. Leone d'argento per J’entends plus la guitare nel 1991, nel 2005 era in laguna con il suo Les amants réguliers, il cineasta è inoltre stato a Cannes nel 2008 per presentare La frontière de l'aube.
La sceneggiatura è a cura di Jean-Claude Carrière, Caroline Deruas e Arlette Langmann e del regista stesso, la stessa squadra che aveva lavorato all’ultimo film di Garrel, L'ombre des femmes, film con cui si è aperta l’ultima Quinzaine des réalisateurs sempre a Cannes.
Le riprese saranno effettuate tra maggio e giugno e nel cast al momento sono stati confermati Eric Caravaca ed Esther Garrel. L'amant d'un jour racconta la storia di un padre e di sua figlia ventitreenne che un giorno torna a casa perché è stata appena lasciata, e della nuova compagna del padre che ha la sua stessa età, 23 anni, e vive con lui.
Il secondo titolo sostenuto da Arte France Cinéma sarà Une saison en France (Una stagione in Francia), quinto film del ciadiano Mahamat-Saleh Haroun, premio speciale della giuria a Venezia nel 2006 con Daratt. Un film che racconterà, lontano dai cliché e dai facili drammi, la storia di una famiglia di richiedenti asilo sfuggiti alla guerra civile nel loro paese, un tema che sarà tristememente sempre più necessario e centrale nell’arte dei nostri giorni.
[Leggi anche: Intervista: La gelosia nostalgica di Philippe Garrel]
Il terzo progetto selezionato ha un titolo di un lirismo e di un’eleganza particolare, si tratta di En attendant les hirondelles (Aspettando le rondini) dell’algerino Karim Moussaoui. Un film che racconterà l’Algeria di oggi attraverso tre storie che offrono uno spaccato contrastato di questo paese diviso tra aspirazione alla modernità e peso delle tradizioni, tra traumi e cicatrici ancora aperte della guerra civile e speranza nel futuro.
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