Il capolavoro di Hayao Miyazaki di nuovo al cinema per tre giorni: scopri le date, dove prenotare i biglietti e 10 curiosità tecniche su uno dei film più apprezzati dell'animazione nipponica.
La città incantata, il capolavoro di Hayao Miyazaki torna al cinema il 25, 26 e 27 giugno 2014 nelle sale italiane, i biglietti sono prenotabili sul sito dello Studio Ghibli. Dopo Kiki consegne a domicilio, l'anno scorso, e di recente La principessa Mononoke, ritorna in sala un altro importante film di Miyazaki che ha consacrato il genio del maestro nipponico e dello Studio Ghibli anche con un Oscar. La storia è quella di Chihiro una ragazzina di dieci anni moltao testarda e arrabbiata per la decisione dei suoi di cambiare casa. Attratti in un curioso luogo e ingolositi da un lauto banchetto i genitori della piccola verranno trasformati in maiali e Chihiro si ritroverà in un mondo di esseri magici governati dall'arpia Yubaba. Chihiro ora dovrà salvare i suoi… In attesa di vederlo al cinema ecco 10 curiosità tecniche e non da sapere su La città incantata di Hayao Miyazaki.
Dal Giappone al mondo. La città incantata ha vinto nel 2003 l'Oscar come miglior film d'animazione e l'Orso d'Oro al Festival di Berlino del 2002, una doppietta importantissima soprattutto per un film d'animazione.
Eppure… Hayao Miyazaki dopo il successo incredibile di Princess Mononoke aveva deciso di lasciare il cinema e il mondo dell'animazione. In quel periodo il regista nipponico subì anche un forte esaurimento nervoso. Dopo un po', il regista decise di ripensarci e cominciò a lavorare sul progetto de La città incantata, il resto è storia.
La città ad alto budget. La città incantata è costato 19 milioni di dollari, somma altissima per il cinema giapponese d'animazione. In compenso il film ha ottenuto grandi incassi e in Europa il primo paese a dare ampia distribuzione al film è stata la Francia. In Italia la pellicola è uscita il 18 aprile 2003, un anno mezzo dopo l'uscita nipponica.
Universo femminile. Miyazaki nel pressbook ufficiale del film ha dichiarato: «Ho deciso di scrivere qualcosa che attirasse soprattutto le bambine. Qualcosa al quale potessero pensare e fare riferimento quando immaginano il loro futuro e i loro rapporti con la società. In un mondo in cui sono iperprotetti, dove non possono giocare a meno di non fare parte di un club ristretto con regole rigide ed inflessibili, i bambini si stanno consumando. Chihiro soffre della stessa sindrome».
Matita e computer. La città incantata è realizzato con disegni fatti a mano e rifiniti al computer. Protagonisti, ambientazioni, oggetti sono prima disegnati a mano dal team e poi scannerizzati e tradotti in digitale. Rifiniture, animazioni e scelta dei colori finali è fatta al computer. «Il nostro obiettivo – spiega Okui Atsushi, direttore delle Immagini digitali allo Studio Ghibli per il film – non è fare scomparire il disegno a mano perché ha una qualità unica che vogliamo assolutamente mantenere; è per questo che utilizziamo tutti gli strumenti dei quali disponiamo per sottolinearne la ricchezza visiva».
La scena più difficile da disegnare. Yohi Takeshige, direttore artistico de La città incantata, ha raccontato che le difficoltà maggiori le hanno riscontrate col disegno della sequenza di Chihiro che prende il treno e va da Zeniba (una delle sequenze più belle). «La cosa più complicata da rappresentare – racconta Takeshige – è stata il treno che corre sull'oceano. Sono stati necessari numerosi ritocchi al computer ma all'inizio è stato il mio settore a stabilire il tono da dare alla scena. Un treno che viaggia sull'acqua non è una cosa normale, ma i treni e gli oceani sono cose che tutti noi conosciamo molto bene. La scena doveva essere realistica. In un film come La città incantata c'è sempre una sfida di base e cioè rendere credibile l'incredibile».
La porticina incantata. Tra i punti di partenza anche reminiscenze d'infanzia del regista. È lo stesso Miyazaki a raccontarlo: «Da bambino, una volta, ho anche notato una porticina che si trovava nell'area principale di uno “yuya” (terme, che sono anche tra le ambientazioni del film N.d.R.). Quella porticina e quello che avrebbe potuto nascondersi dietro mi perseguitarono per diverse notti. Era da tempo che desideravo realizzare un film che esplorasse quel mistero. Ho reso il soggetto più interessante mettendo le divinità al centro della trama […]. Immagino che anche le divinità oggi siano molto indaffarate».
I collaboratori dello Studio Ghibli come personaggi del film. Nel film ci sono diversi riferimenti, trasfigurati, ai collaboratori e dirigenti dello Studio Ghibli. Lo stesso Miyazaki, nel pressbook ufficiale del film, dice di identificarsi con Kamaky, «mentre Yubaba è il Signor Suzuki, il presidente di Ghibli. […] Chihiro potrebbe essere considerata una giovane disegnatrice che è venuta a trovarci. Quando arriva, si imbatte in Yubaba che urla e impartisce ordini a tutti».
Per la prima volta… un film dello Studio Ghibli è realizzato con la collaborazione di una società straniera. È la D.R. Digital, in Corea, che si è occupata della realizzazione di alcuni intervalli e della colorazione digitale di alcune parti.
Musica d'oriente. Il compositore della colonna sonora de La città incantata è ancora una volta Joe Hisaishi, compositore della maggior parte dei film di Miyazaki e di un altro regista nipponico tra i più conosciuti al mondo: Takeshi Kitano. Hisaishi è anche tra gli autori di testi e musiche di Kiss Me Licia, cartone animato popolarissimo in Italia negli anni'90, adattamento del manga Love Me Night – Kiss Me Licia.
BONUS – Ecco una curiosità bonus in aggiunta a quelle che vi abbiamo svelato. La città incantata, così come è stato fatto con La principessa Mononoke, uscirà in versione ridoppiata. Ecco i nuovi doppiatori. Chihiro: Vittoria Bartolomei; Haku: Andrea Di Maggio; Yubaba/Zeniba: Sonia Scotti; Kamajii: Saverio Moriones; Rin: Benedetta Degli Innocenti; Ranablu: Davide Lepore; Piccino [Bou]: Riccardo Suarez; Chichiyaku & Aniyaku [Direttore & Assistente]: Giorgio Favretto e Ambrogio Colombo; Papà [Akio] e Mamma [Yuuko] di Chihiro: Enzo Avolio e Sabrina Duranti. Vittoria Bartolomei, classe 2002, è stata anche la voce italiana di Renesmee in Twilight Breaking Dawn – parte 2.
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