Ad un convegno in occasione del London Film Festival il regista di "Interstellar" torna a parlare di pellicola e digitale e insiste sulla necessità di innalzare la qualità delle proiezioni
Christopher Nolan non si è trattenuto durante il dibattito sul futuro del film tenutosi al London Film Festival. Secondo il regista di Interstellar, infatti, l’affluenza nelle sale rischia di diminuire drasticamente fino a scomparire, a meno che non si intervenga sulle modalità e sulla qualità delle proiezioni.
Andare al cinema deve tornare a rappresentare un piccolo evento all’interno della giornata di ognuno, non può essere la stessa cosa del vedersi un film in salotto. Secondo Nolan l’esperienza del pubblico dev’essere rivalutata e chi entra in sala dev’essere consapevole del fatto che sta per assistere ad uno show unico. Non è assolutamente vero che le nuove generazioni non vogliono andare al cinema, tutto sta nel fatto che l’offerta deve essere all’altezza delle aspettative, altrimenti le persone smetteranno di andare in sala per fruire di un film in un contesto collettivo.
In particolare il padre della trilogia del cavaliere oscuro, se la prende con le case di distribuzione che negli Stati Uniti forniscono alle sale i film in Blu Ray, supporto che non ha una resa sufficiente per i grandi schermi. Ci si dovrebbe ribellare all’idea di fornire la versione “meno peggio” di un film, pretendere la qualità anche per educare un pubblico all’immagine.
Vista la sua filmografia, può sembrare strano, ma non è la prima volta che il regista britannico si erge a paladino della pellicola, sia per quanto riguarda le riprese sia per le proiezioni. E in questa battaglia ha trovato un valido alleato di nome Quentin Tarantino, il quale progetta di fornire proiettori 70 mm in cento sale statunitensi per l’uscita del suo nuovo western, The Eightful Hate.
[Leggi anche: Christopher Nolan invita Hollywood a sostenere la pellicola]
Il convegno, tenutosi a Londra, al BFI Southbank è stato moderato da Heather Stewart, direttrice artistica del British Film Institute, una delle istituzioni più attente alla conservazione del patrimonio filmico.
Nolan è convinto che il digitale abbia portato una grandissima rivoluzione nel mondo del cinema che ovviamente non dev'essere demonizzata. L’importante è che il pubblico sia cosciente dei suoi diritti da spettatore.
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