Aveva deciso di aderire a una campagna di sensibilizzazione sull'alimentazione degli americani poveri. Ma Gwyneth Paltrow e la Ong organizzatrice, "The Food Bank" di New York, non avevano fatto i conti con la feroce critica degli utenti di Twitter
Il premio Oscar Gwyneth Paltrow (Shakespeare in Love, 1998) si è impegnata sui propri social network in una bellissima sfida che intende porre l’attenzione sul problema della fame e della denutrizione cui sono sottoposte le fasce più povere della società americana. L’attrice ha deciso di accettare la sfida lanciata dalla The Food Bank for New York City: vivere con i food stamp per una settimana.
I food stamp statunitensi sono paragonabili alla nostra social card: servono per comprare cibo e possono essere richiesti da famiglie a basso reddito o da altri soggetti in difficoltà, come disoccupati o ragazze madri: i food stamp esistono negli USA dagli anni quaranta, ma da alcuni anni, rientrano in un programma di assistenza nazionale che vuole aiutare gli americani a nutrire meglio i propri figli, essendo spendibili solo in alcuni negozi alimentari. Nonostante tutto, richiederli vuol dire riconoscere la propria povertà e non è così facile superare questa soglia psicologica. Come tutte le buone intenzioni, poi, non è immune a critiche e sospetti, oltre che a accesi dibattiti in seno alla politica e società americana per il loro utilizzo. Ma torniamo a Gwyneth Paltrow, che è stata letteralmente massacrata su Twitter per la sua adesione a questa campagna.
Accettando la sfida, l’attrice ha avuto a disposizione un budget di 29 dollari per fare la spesa di una settimana, mediamente 1,38 dollari per pasto, la cifra prevista per le famiglie bisognose secondo The Food Bank for New York City. Dopodiché Paltrow ha pubblicato su Twitter una foto con i cibi acquistati: riso scuro, fagioli neri, piselli, uova, tortillas, lime, coriandolo e altra verdura fresca. L’esperimento per Paltrow non è andato per nulla bene, visto che diversi utenti hanno letteralmente “mangiato viva” l’attrice. “Non preoccupatevi, Gwyneth Paltrow è con noi” ha detto qualcuno, oppure “Troppo facile usare i food stamp per una settimana quando si hanno milioni di dollari in banca”.
[Leggi anche: Gwyneth Paltrow "rifiutata" da un blog di cucina]
In ogni caso, l’intento dell’intera campagna era proprio quello di mostrare quanto sia difficile vivere con la somma percepita attualmente con i buoni pasto versati dal governo alle persone a basso reddito. L’iniziativa della Ong Food Bank, gestita dallo chef Mario Batali che ha invitato anche altri personaggi ad unirsi a questa campagna, vuole, infatti, criticare aspramente il fatto che il Congresso degli Stati Uniti abbia tagliato l’importo dei buoni pasto per due volte dal 2013, aumentando il numero di persone che devono fare affidamento ad associazioni di beneficenza per nutrirsi.
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