Ritratto di Marco Rovaris
Autore Marco Rovaris :: 26 Ottobre 2014

Il regista - che sta sbancando i box-office mondiali con "I Guardiani della Galassia" - è a capo della giuria al Tokyo Film Festival per la competizione principale. Gunn ha ricordato il valore di un cinema culturale e reale, non schiavo del mercato

James Gunn

James Gunn, che guiderà la giuria della ventisettesima edizione di Tokyo International Film Festival, ha intrattenuto la stampa con le sue idee sul cinema non commerciale e sulle sue influenze da cinema asiatico. Lo scrittore e regista, che sta sbancando i botteghini di tutto il mondo con I Guardiani della Galassia, che in molti ritengono il più bel prodotto Marvel sul grande schermo, ha anche spiegato, con gli altri giurati, i motivi che hanno portato i 15 film finalisti a giocarsi il premio finale.

"In un mondo dove il cinema è diventato una sorta di prodotto mercificato, per quanto questo sia inevitabile perché il business e i soldi fanno buona parte del lavoro, è grande cosa avere questi spazi di vera cultura; come i festival di Tokyo, Londra, Berlino o Venezia. Eventi che premiano il cinema come conoscenza ancora prima che come commercio sono fondamentali, di modo che questo non diventi un mondo dove il film viene prodotto per motivi puramente economici, quindi senza un cuore". Queste le parole di Gunn, che riflette sullo spessore culturale che il cinema dovrebbe avere.

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James Gunn ha anche dichiarato di essere un grande fan del cinema asiatico, in particolare del maestro giapponese Akira Kurosawa, fonte di ispirazione per la sua carriera a Hollywood. I colleghi di Gunn in giuria sono il filmmaker koreano John H. Lee (A Moment to Remember, 2004), il regista australiano Robert Luketic (autore dell'imminente ExpendaBelles, spin-off di I mercenari), Eric Khoo (My Magic, in competizione per la Palma d'oro 2008), il comico e regista giapponese Hiroshi Shinagawa (One Third, 2013) e l'esperta casting director Debbie McWilliams (Skyfall).

Il direttore del Festival, Yoshi Yatabe, ha definito tutti i film in competizione come ritratti di "persone con le spalle al muro", storie di personaggi circondati che si chiedono "come riusciranno a sopravvivere domani". La competition include film da Giappone, Norvegia, Australia, Stati Uniti, Francia, Italia, Bulgaria, Colombia, Russia, Filippine, Cina, Malesia e Azerbaijan.

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