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Autore Erika Favaro :: 21 Marzo 2016

Molte catene statunitensi stanno vietando ai minori di sei anni di entrare in sala a vedere i film vietati ai minori non accompagnati

Bambini al cinema

Siete negli Stati Uniti e volete portare il vostro bambino a vedere Deadpool? Affrettatevi perché tra un po’ sarà cosa vietata in gran parte delle sale cinematografiche del paese. Molte catene di sale infatti stanno istituendo una nuova regola che in inglese si può facilmente riassumere con la formula “no six after six”. I bambini accompagnati con meno di sei anni infatti non potranno più entrare in sala dopo le sei di sera a vedere i film cosiddetti “R-Rated” ovvero a cui i minori di 18 anni possono accedere solo se accompagnati da un adulto. Questo non tanto per preservare i minori bensì per agevolare tutta quella fetta di pubblico di adulti infastiditi dai bambini a loro avviso facilmente impressionabili.

Provate ad andare a uno spettacolo pomeridiano di un film d’animazione: vi accorgerete che la fruizione del film è completamente diversa rispetto a quella a cui siamo abituati. Quasi com’era nell’epoca del cinema delle origini i giovani spettatori commentano, ridono, si spaventano. Tutto a voce alta. E in parte è forse giusto così, l’educazione alla sala cinematografica è giusto arrivi col tempo e tante volte molti adulti andrebbero comunque rieducati al silenzio e all’uso dei cellulari.

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In America però molti sono stanchi di condividere American Sniper o Kingsman: Secret Service con bambini che si sentono liberi di urlare e reagire a voce alta ed è per questo che catene come la Alamo Drafthouse Cinema ha vietato l’accesso ai più piccoli durante gli spettacoli serali. “Abbiamo cercato di capire a che età un bambino può comportarsi bene evitando di dire la prima cosa che gli viene in mente” ha dichiarato Tim League, proprietario delle sale che per prime hanno imposto la regola. C’è da considerare anche che il sistema americano spesso è molto rigido, dichiarando “R-rated” anche titoli come Diario di una teenager. A seguire l’esempio della Drafthouse sono stati anche la AMC Entertainment e Cinemark, mentre la Regal Entertainment ha esteso il divieto a tutti i giorni e tutti gli orari.

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