Vincent Gallo fa causa a Facebook per furto d'identità

Ci piacerebbe parlare di Vincent Gallo annunciando il suo ritorno sul grande schermo, ma purtroppo ancora non è così. In questi giorni però si sente parlare del regista e attore di Buffalo per il suo tentativo di fare causa a Facebook. L’accusa è quella di furto d’identità e di violazione della privacy: Gallo infatti si è di recente accorto che qualcuno aveva aperto un finto profilo Facebook a suo nome. Questa persona è riuscita anche ad entrare in contatto con sue conoscenze e con ex fidanzate, una delle quali – credendo di chattare con il vero Vincent Gallo – gli ha anche spedito delle foto che la ritraevano nuda. Il finto profilo avrebbe anche convinto la donna ad organizzare un viaggio dall’Europa agli Stati Uniti per rincontrarsi, ma solo quando all’ultimo minuto lui ha ritrattato dicendo di essere fuori città la ragazza si è insospettita.

Vincent Gallo spesso fa di tutto per restare lontano dai riflettori e non ha mai manifestato interesse per i social network, il fatto di trovarlo su Facebook è quindi risultato strano a chi lo conosce bene, fino a quando lui stesso si è accorto del furto d’identità. Si dice inoltre che la persona che ha aperto il profilo lo usasse anche per incastrare donne e fan spingendole ad incontrarsi personalmente a Los Angeles o mandando foto personali.

Il regista di Buffalo ’66 ha cercato poi di seguire la normale procedura per far chiudere l’account, ma Facebook non gliel’ha permesso; per questo motivo è stata aperta una causa contro l’azienda di Zuckerberg che molto spesso si ritrova ad essere accusata di non rispettare la sicurezza dei dati dei suoi utenti.

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Nel frattempo sono passati ben sei anni dall’ultimo lavoro di Vincent Gallo, da quel suo Promises written in water, film che aveva scelto di promuovere e prestare ai festival di Venezia e Toronto senza mai rilasciare dichiarazioni. Il suo ritorno è quello che ci preme più di tutti, nessuno tocchi Vincent Gallo e rispetti la sua assenza dai social network.