Il montatore e tecnico del suono si rivela in un'intervista ricca di sorprese
È grazie a lui che chiunque ricorda il suono degli elicotteri in volo di Apocalypse Now. Il primo ad essere accreditato come sound designer nel 1979, Walter Murch è uno dei montatori più esperti e capaci del panorama mondiale. È lui l'uomo che ha vinto tre premi Oscar, il montatore de Il paziente inglese che ha lavorato a stretto contatto con Francis Ford Coppola anche per La conversazione, Il padrino – Parte III e Un'altra giovinezza.
In occasione di una sua masterclass, Murch ha concesso un'approfondita e interessante intervista a Indiewire, ecco qualche anticipazione.
Una delle caratteristiche principali del suo lavoro è l'importanza che egli dà alla sfera emozionale del film: “il nostro medium è chiamato motion pictures, ma lo si potrebbe benissimo definire emotion pictures”. È proprio l'universo delle emozioni che lo aiuta a scegliere i passaggi da un'inquadratura a un 'altra, criterio che non tutti i tecnici adottano.
Il montatore paragona il suo lavoro a quello di un sarto; iniziare a lavorare ad un film, infatti, è un po' come creare un vestito su misura: inizialmente c'è di sicuro del materiale che poi verrà scartato. Lui, così attento alle potenzialità espressive e narrative del suono, rivede sempre il primo montato disattivando l'audio, per vedere se parte della storia, se alcune sensazioni, resistono nonostante il silenzio. E poi? Tagliare ancora, eliminare il superfluo, un po' come si fa con gli aggettivi di troppo nella scrittura.
Walter Murch ha le idee chiare anche per quanto riguarda il suo ruolo nei confronti del regista, figura con cui il montatore può entrare in conflitto. L'importante è non abbandonare le idee che si ritengono buone solo perché non convincono la regia: è importante provare a spiegarsi, ritentare a proporsi anche a distanza di tempo. Dopo vari rifiuti però l'arrendersi è concesso altrimenti si rischia di non avanzare nel progetto.
[Leggi anche: La storia del montaggio in 10 sequenze di cinema d'autore]
Queste sono solo alcune anticipazioni dell'intervista che vi consigliamo di leggere per intero semplicemente per capire meglio una professione come quella del montatore anche da un punto di vista intimo e personale. Murch si svela, racconta le sue soddisfazioni e le sue difficoltà, parla di cinema come fosse il sangue che lo tiene in vita.
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