Arriva nelle sale italiane il 26 Giugno Carta Bianca, nuovo film di Andrés Alce Maldonado. La pellicola, lanciata da Distribuzione Indipendente, racconterà di 3 personaggi ai margini della società in questa Italia affogata dal degrado umano
È pronta ad approdare in sala il 26 Giugno, grazie a Distribuzione Indipendente, l'opera seconda del regista colombiano Andrés Alce Maldonado, Carta bianca, interpretata da Mohamed Zouaoui, Tania Angelosanto e Patrizia Bernardini. Il film è un racconto sociale e civile ispirato a un fatto di cronaca, quello della morte di un giovane immigrato clandestino, Sahid Belamel, deceduto - tragica ironia della sorte, il giorno di San Valentino, nel 2010 - per ipotermia, abbandonato sui marciapiedi senza ricevere alcun aiuto dai passanti o dagli automobilisti.
Maldonado racconta di essere rimasto sconvolto dal necrologio del ragazzo pubblicato in prima pagina sul quotidiano La nuova Ferrara, sentendosi vicino a Belamel "in quanto immigrato ma soprattutto in quanto essere umano". Ha elaborato così una storia che riflettesse sullo stato dell'Italia di oggi, sul degrado dell'empatia delle relazioni, sulle invisibili vite ai margini, sul rapporto con l'Altro. Una, anzi, tre storie, per altrettanti tre personaggi: Kamal, uno spacciatore di droga, librofilo e col sogno di diventare cittadino europeo; la badante moldava Vania, che tenta di difendersi con la sua fede dai fantasmi di uno spaventoso passato; e infine l'imprenditrice Lucrezia, unica italiana del trio, che non se la passa meglio: si trova infatti nelle pericolose mire di un usuraio. Queste tre solitudini si incontreranno lungo le vie di Roma e cambieranno le reciproche esistenze.
L'autore quarantenne non è nuovo a tematiche di riflessione politico-sociali: erano centrali anche nel suo primo lungometraggio, il noir Falene (2011), montato dal premio Oscar Gabriella Cristiani e con protagonisti Totò Onnis (Il piccolo diavolo) e Paolo Sassanelli (Figli delle stelle) che venne selezionato al Festival di Montpellier e al Raindance di Londra, con plurimi plausi di critica e pubblico.
Prima di questo debutto, Maldonado ha realizzato spot televisivi e videoclip pubblicitari, oltre a fare da direttore della fotografia e montatore a Elisabetta Sgarbi per i suoi film Il viaggio della signorina Vila, Quando i tedeschi non sapevano nuotare e Racconti d'amore; ha inoltre vinto diversi premi con i suoi cortometraggi, L'utero al dilettevole (trionfatore al 48H Film Project), Niente quasi (vincitore del concorso Schermo Scena), e il documentario Ritratti (premio della regia ad Arcipelago). Adesso, sempre attivissimo, mentre attende l'uscita nella sale di Carta bianca, Maldonado si occupa della produzione di una webserie e di due format tv.
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