Il regista di "Ex Machina" (in Italia fra pochi mesi) ha messo nel mirino l'attrice israeliana (naturalizzata americana) per il suo prossimo "Annihilation"
Alex Garland, l’inglese regista di Ex Machina (che sarà nelle sale italiane a partire dal prossimo luglio), ai appresta a iniziare i lavori per la sua prossima opera fantascientifica che si intitolerà Annihilation. Nel suo mirino per il ruolo principale c’è l’attrice e modella Natalie Portman, con cui le trattative sarebbero già state avviate. La buona riuscita dell’accordo sembra dipendere dalla necessità di iniziare le riprese non prima dell’inizio del 2016; sembra comunque che entrambe le parti abbiano tutto l’interesse di trovare una reciproca e confortevole intesa.
Annihilation sarà un horror gotico ambientato nel futuro, adattamento cinematografico del primo libro della triologia Southern Reach scritta dallo statunitense Jeff VanderMeer (nota in italia col titolo tradotto di Area X). La storia racconta di quattro persone (un biologo, un antropologo, uno psicologo e un supervisore) spedite in una misteriosa Area X, abbandonata e tagliata fuori dalla civiltà. Authority e Acceptance sono i successivi due capitoli della trilogia, di cui sono già stati acquistati i diritti cinematografici dalla Paramount e da Scott Rudin, già collaboratore di Garland in Ex machina.
[Leggi anche: Grande successo di critica per "Ex Machina" di Alex Garland. Qui il nuovo trailer]
Dato il successo di critica e di pubblico proprio di Ex Machina, i maggiori talenti del set sembrano tutti fortemente determinati a lavorare proprio con Garland. Le classiche voci di corridoio suggeriscono che per il ruolo di co-protagonista con Natalie Portman la scelta ricadrà fra due candidature principali, ossia quelle di Julianne Moore e Tilda Swinton. In ogni caso, la produzione difficilmente lascerà trapelare ulteriori informazioni sull’argomento finché non sarà chiuso l’accordo con Portman. L’attrice, vincitrice dell’Oscar per la sua performance in Black Swan, la prossima settimana sarà a Cannes per promuovere l’opera che segna il suo esordio alla regia: A tale of Love and Darkness, sul tema del conflitto arabo israeliano, basato sul romanzo autobiografico dello scrittore Amos Oz. Si ricordi che Portman è naturalizzata cittadina americana, ma la sua città natale è Gerusalemme ed è qui che ha girato il film in lingua ebraica.
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