Recensione di Jem e le Holograms | Come distruggere un'icona animata degli anni '80
Recensione di Jem e le Holograms | Jon M. Chu fallisce miseramente nel tentativo di trasformare il cartone animato degli anni '80 in un prodotto commerciale per preadolescenti, rendendo la povera Jem una modernissima brutta copia di Hannah Montana
Quello degli anni '80 è stato un decennio che ha lasciato una tale eredità musicale, estetica e cinematografica da suscitare una profonda nostalgia anche in chi non l'ha vissuto in prima persona. Mentre le radio suonavano la musica di Cyndi Lauper e i cinema proiettavano Ritorno al Futuro, in tv i più giovani potevano seguire le avventure di Jem e le Holograms, un cartone animato a tratti sci-fi incentrato sulle vicende di una girlband che incarnava alla perfezione l'estetica delle popstar dell'epoca: look pittoreschi, capelli cotonati, tinte di colori accesi e vestiti eccentrici. L'annuncio di un film live-action sull'eroina patinata ha riempito di speranze i nostalgici della serie, che dopo l'interminabile attesa - fa fatica dirlo - saranno terribilmente delusi dal nuovo film di Jon M. Chu (Step Up 2, Justin Bieber: Never Say Never, Now You See Me 2).
[Leggi anche: I peggiori flop cinematografici del 2015 secondo Forbes]
Quando si lavora all'adattamento cinematografico di un certo tipo di prodotto sono due le cose da tenere a mente: il target a cui era indirizzato l'originale e il target a cui sarà indirizzata la trasposizione. Chu realizza un film fondamentalmente pensato per i preadolescenti del 2015: un distillato di canzonette pop alla Hilary Duff, di video presi in modo apparentemente casuale da YouTube e riferimenti generici al mondo del web. Il problema è che i giovani - con tutta probabilità - non hanno la più pallida idea di chi siano Jem e le Holograms, e l'idea di trasformare un'icona degli anni '80 in una novella Hannah Montana è fallimentare su più fronti. In primis perchè non riesce a far presa sugli adolescenti, che non hanno motivo di precipitarsi al cinema per vedere una copia della copia delle varie Violetta & co., ma soprattutto perchè è un repellente per la categoria di pubblico che davvero avrebbe potuto amare un reboot sulla popstar, quello dei nostalgici, ormai trentenni, che per ovvi motivi non possono apprezzare lo stravolgimento di un cartoon anni '80 che di anni '80 non ha più nulla.
[Leggi anche: Remake di cui l'umanità poteva fare a meno]
Tuttavia, e purtroppo, le vere carenze del film sono altre e ben più gravi. La sceneggiatura prova ad attingere in modo molto vago agli elementi principali del cartone animato, conservando parzialmente il background familiare, la quasi totalità dei personaggi e l'esistenza di un super computer chiamato Synergy, che in questo caso non ha particolari poteri, ma è solo un tramite per esplorare il passato di Jem. È lo sviluppo delle vicende a prendere direzioni differenti, tentando nuovi approcci con il pubblico in un modo talmente dozzinale e grottesco da risultare imbarazzante. Per tutta la durata del film si assiste ad un susseguirsi di eventi all'apparenza sconnessi e autoconclusivi, fastidiosi momenti musicali rigorosamente a cappella inseriti a destra e a manca per supplire alla forte carenza di idee, dialoghi di una banalità disarmante e una scrittura che poggia sul vuoto cosmico, riuscendo ad annoiare anche nel prevedibile finale. La storia non appassiona e i personaggi rimangono ben lontani dal creare una sorta di legame con il pubblico, essendo privi della minima caratterizzazione psicologica, che si perde dietro ai soliti stereotipi che da più di vent'anni accompagnano le teenagers americane.
[Leggi anche: Ecco il trailer italiano di "Jem e le Holograms"]
Il cast passa inosservato, carente di interpretazioni decisive e completamente eclissato da una regia che non ha la minima idea di dove andare a parare. Aubrey Peeples, nei panni di Jerrica/Jem è un concentrato di sguardi innocenti alternati a espressioni ammiccanti, mentre la forte personalità di Juliette Lewis scompare dietro alla piattezza del suo personaggio, l'agente discografica Erica Raymond.
Purtroppo questo reboot non rende minimamente giustizia alla serie animata originale, perchè basa le proprie sorti su un insieme di scelte sbagliate che solo la collaborazione tra una sceneggiatura valida e una regia veramente presente avrebbe potuto risollevare. E qui Jem e le Holograms perde in partenza.
Voto della redazione:
Tag:
Altri articoli che possono interessarti
Per condividere o scaricare questo video: TV Animalista
Facebook Comments Box