Molti titoli usciranno in Italia nei primi giorni di gennaio 2016, ecco una lista di film in cui i direttori della fotografia hanno svolto un magnifico lavoro
Gordon Willis, uno dei direttori della fotografia più grandi di tutti i tempi, artista che ha contribuito a capolavori come Manhattan di Woody Allen una volta disse che il direttore della fotografia è come uno psichiatra visivo che accompagna gli spettatori in un film portandoli a pensare come vuole lui. Si tratta, infatti, di uno dei ruoli più importanti del cinema, figura che troppo spesso non viene valorizzata abbastanza. Nell'insieme delle classifiche e delle liste di fine anno non poteva mancare quella delle pellicole con la miglior fotografia; ecco i cinque titoli da non perdere, alcuni usciranno al cinema proprio nel gennaio del 2016.
The Hateful Eight (Robert Richardson)
Il nuovo film di Quentin Tarantino bisogna vederlo sicuramente in 70 mm con un grande schermo per poter apprezzare fino in fondo la perfezione delle immagini (intanto godetevi solo la foto che abbiamo inserito nella fotogallery, solo lì riusciamo a rispettare almeno il formato... ). Per Robert Richardson si tratta della quarta collaborazione con il regista, insieme al quale ha già collaborato in film come Bastardi senza gloria e Django Unchained.
Macbeth (Adam Arkapaw)
Il regista australiano Justin Kurzel ha voluto confrontarsi con uno dei testi più conosciuti e potenti di William Shakespeare. Il direttore della fotografia Adam Arkapaw ha ambientato la tragedia in un'atmosfera infernale in cui i cieli sembrano grondanti di sangue e il fumo riempie le inquadrature. Michael Fassbender e Marion Cotillard sono perfetti nei loro ruoli, coinvolgono in ogni dialogo e questo non è merito solo degli attori, è anche grazie a chi ha deciso con che luce e come inquadrarli.
Timbuktu (Sofian El Fani)
La bellezza pura del film di Abderrahmane Sissako sta nel mostrarci un'Africa (ad essere precisi un Mali) libero dai luoghi comuni o dalle convenzioni stilistiche a cui siamo abituati. I personaggi sono tutti perfettamente inseriti nella grandezza di paesaggi sconfinati, la macchina da presa sembra coglierli di sorpresa durante le piccole conversazioni quotidiane. La partita a calcio senza pallone è una delle scene più belle che il cinema ci ha regalato quest'anno.
[Leggi anche: Preziosi consigli per direttori della fotografia dai migliori professionisti del settore]
Revenant – Redivivo (Emmanuel Lubezki)
Dell'ultimo film di Iñárritu ormai se ne parla da mesi, ma tralasciando il fatto che Leonardo Di Caprio ha assaggiato del bisonte crudo per calarsi meglio nella parte del cacciatore, secondo molti la vera stella del film è Emmanuel Lubezki. Vale la pena soffermarsi sulle prime inquadrature del film, quelle in cui entriamo in contatto con una terra inospitale e fredda attraverso un lento e calmo movimento di macchina che segue lo scorrere di un ruscello per approdare infine sul protagonista.
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