Quasi sempre i grandi film di fantascienza hanno alle spalle altrettanto valide opere letterarie, i cinque esempi da non perdere
Se ci si sofferma un attimo e ci si pensa, quasi tutti i grandi film di fantascienza hanno alle loro spalle un’origine letteraria. Sono moltissimi i grandi classici della letteratura che hanno ispirato i registi; qualcuno ha deciso di attenersi il più fedelmente possibile al testo, altri ne hanno solo preso l’idea per poi percorrere una strada indipendente. Ecco alcuni tra gli esempi più celebri:
La guerra dei mondi (2005)
L’autore del romanzo da cui è tratto il film di Spielberg, H.G. Wells, è ricordato tra i padri della fantascienza al pari di Jules Verne e Hugo Gernsback. La guerra dei mondi è l’affascinante storia di un uomo (nel film interpretato da Tom Cruise) che si ritrova a proteggere il figlio da un’invasione aliena. Si tratta della storia da cui prese ispirazione anche Orson Welles quando fece lo scherzetto di Halloween agli Stati Uniti e annunciò l’arrivo degli extraterrestri dai microfoni della radio.
I, Robot (2004)
Il film di Alex Proyas è tratto da un’antologia di racconti di uno dei più grandi autori di fantascienza, Isaac Asimov. Quest’ultimo era molto legato ai personaggi dei robot che spesso hanno un grado di auto consapevolezza tale da renderli analoghi agli umani.
The Butterfly Effect (2004)
Molti conoscono il nome di Ray Bradbury per il suo Farenheit 451, portato sul grande schermo da Truffaut. In realtà anche il film di Eric Bress e J. Mackye Gruber è tratto da un suo testo, più precisamente dal racconto A Sound of Thunder in cui si parla del famoso “effetto farfalla” per cui si pensa che ogni minima azione possa avere grandi risonanze anche dall’altra parte del pianeta.
[Leggi anche: I migliori film di fantascienza. Cinema da un altro pianeta]
A Scanner Darkly - Un oscuro scrutare (2006)
Le storie di Philip Dick sono famose per le loro atmosfere postmoderne e paranoiche. Molti hanno visto anche dei collegamenti con Matrix, però con meno fisicità e più attenzione alla psicologia dei personaggi. È la storia della doppia vita di un agente delle forze dell’ordine che lavora come infiltrato in una casa piena di tossici con l’obiettivo di indagare gli effetti di una nuova droga, un'indagine delirante e psichedelica. La resa cinematografica di Richard Linklater rende sicuramente giustizia allo scrittore.
Minority Report (2002)
Il film di Spielberg – immancabile in una lista come questa – è tratto da un racconto del sopra citato Philip K. Dick noto per i suoi racconti neo-noir e distopici. La storia ruota attorno al personaggio di Tom Cruise, un detective a capo della Precrime, un’organizzazione futuristica che si occupa di scoprire i crimini prima che questi vengano commessi. Insieme all’investigatore collaborano degli esseri umanoidi grazie ai quali la polizia riesce ad arrestare gli assassini prima che uccidano.
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