Da "Locke" a "Cast Away", alcune pellicole che ruotano quasi interamente attorno ad un unico personaggio
Ci provò Andy Warhol nel 1964 con il suo Sleep, un film d’avanguardia in cui riprendeva un amico che dormiva per 321 minuti, ma la storia del cinema dimostra che per girare un film con un unico attore non serve per forza essere così estremi. Ci sono infatti molte pellicole portate avanti da un solo personaggio attorno al quale ruota tutta la vicenda. Ecco qualche segnalazione per chi non ama le storie corali e magari a teatro apprezza i monologhi:
Locke
Scritto e diretto da Steven Knight, Locke ci fa entrare nell’abitacolo dell’automobile di Ivan Locke (Tom Hardy), persona che tutti definirebbero "normale" che andando ad un impegno di lavoro riceve una telefonata che gli sconvolge i piani. Lo spettatore vede solo il protagonista il quale però è tutt’altro che solo, viene infatti raggiunto al telefono dalle voci delle persone coinvolte; minimalismo stilistico e sceneggiatura solida per un film assolutamente riuscito.
127 ore
Il film di Danny Boyle è ispirato alla vera storia di Aron Ralston (James Franco), un escursionista che rimase intrappolato per ore in un canyon dello Utah. Con un braccio bloccato da un roccia il protagonista tenta in tutti i modi di liberarsi mentre lo spettatore assiste da vicino a questa lotta per la sopravvivenza. Vediamo qualche altro personaggio (una coppia di escursionisti, la sorella di Ralston…), ma quasi tutta la pellicola ruota attorno all’uomo intrappolato e in preda alla più pericolosa solitudine.
Buried
Una bara, un uomo sepolto vivo che con sé ha solo un accendino, una matita e un cellulare. La trama del film di Rodrigo Cortés non potrebbe essere più minimalista e allo stesso tempo brillante, paradossalmente piena di possibilità. 95 minuti interi passati all’interno della bara, sullo schermo l’unico essere umano è Ryan Reynolds: Buried è interessante sia perchè tiene incollati allo schermo, ma anche dal punto di vista stilistico viste le condizioni in cui si sono svolte le riprese.
[Leggi anche: Locke, il dramma ansiogeno di un uomo comune]
Cast Away
È vero, ci sono altri attori del cast del film di Robert Zemeckis, ma è innegabile che almeno due terzi della pellicola siano un crudo faccia a faccia con Tom Hanks nei panni di un naufrago, moderno Robinson Crusoe. Il protagonista, dirigente della FedEx, era un uomo in carriera ossessionato dalla rapidità e dalla puntualità ed eccolo che si ritrova in una delle situazioni più disarmanti: quella di non riuscire più a quantificare il tempo. Cerca in tutti i modi di restare vivo, scopre di avere un istinto di sopravvivenza fortissimo e soprattutto fa amicizia con un pallone al quale dà il nome di Wilson; e da quel giorno non abbiamo più guardato i palloni sgonfi sulla spiaggia nello stesso modo.
All is Lost
Altra piacevole sorpresa, un film teso dal primo all'ultimo minuto e anche qui abbiamo uno splendido interprete, niente di meno che Robert Redford che naviga da solo in mezzo all'oceano con un'imbarcazione che sembra inaffondabile. Naturalmente quello che all'inizio sembra un piccolo incidente risolvibile da un esperto marinaio si trasforma invece in angosciante thriller sulla sopravvivenza o meno del protagonista.
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