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Autore Marco Rovaris :: 11 Gennaio 2015

Ethan Hawke torna al servizio di Andrew Niccol per la terza volta: in "Good Kill" veste i panni di un ex pilota di guerra che conduce attacchi di droni contro i Talebani. Ma il suo lavoro fa emergere dubbi ancestrali sulla moralità del suo operato

Good Kill

Uscito il trailer internazionale di Good Kill - "bel colpo" in gergo militare" -, terzo progetto che vede insieme il regista Andrew Niccol e l'attore Ethan Hawke dopo il cult indimenticato Gattaca - La porta dell'universo e Lord of War; ora il duo si concentra sulla guerra e sulla discussa e innovativa questione dei droni: Hawke interpreta un ex pilota di guerra che ora conduce e gestisce a distanza attacchi di droni dalla sua base di Las Vegas, dove vive con la sua famiglia in una zona di periferia. Quando il protagonista inizia a farsi domande sul tipo di missione, un conflitto interiore inizia lentamente a divorarlo. Sta creando più terrorismo di quello che crede di combattere? La guerra avrà mai una fine?

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Molto complesso prendere una posizione sui droni, che hanno una dimensione non solo legata alla guerra ma anche al monitoraggio delle zone residenziali americane, legata a un senso di immediatezza devastante e riassunto dalle parole di Bruce Greenwood nel film: "the here and fucking now...".

[Leggi anche: Recensione di Good Kill | Il pigro e disonesto santino all’America di Andrew Niccol]

Il film è stato presentato in anteprima a Venezia, dove attore protagonista e regista erano insieme a promuovere un'opera dai contenuti attuali e delicatissimi. Così si è espresso Ethan Hawke: "Come molte delle persone che si arruolano penso che il mio personaggio volesse davvero riuscire a proteggere qualcuno, ma anche a lui hanno mentito. Ci dicono molte cose per allontanarci dalla realtà, quel che vediamo accadere nei giornali non corrisponde a quel che succede sul serio. Cioè, Obama che vince il Nobel per la pace, la scusa delle morti giuste come il titolo del film o anche che ci siamo ritirati dall’Afghanistan quando abbiamo lasciato un mare di droni!”; a questo intervento Niccol replica richiamando l'attenzione sul fatto che il progetto "droni" ebbe orgigine durante il mandato di Bush.

Continua poi il regista: "Abbiamo parlato a lungo con diversi veri piloti di droni che ci hanno seguito anche durante le riprese. L’unica forzatura di finzione è che non si verificano così tanti eventi tutti insieme, un pilota di droni solitamente sta anche un anno senza vedere niente di niente, poi in 5 minuti si scatena tutta l’azione. In molti ci hanno raccontato di aver testimoniato atrocità di guerra senza poter intervenire perchè non era la loro missione”.

International Trailer di "Good Kill"

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