Nell'episodio "Not in Scotland Anymore", Jamie e Claire arrivano tra gli intrighi della corte di Versailles, giacobiti, dame e vecchie conoscenze
Il secondo episodio di Outlander, il cui titolo richiama la famosa battuta detta da Dorothy ne Il mago di Oz, inizia con uno dei tantissimi incubi che affollano le notti del Lord di Broch Tuarach. Il ricordo degli stupri subiti dal Capitano dei dragoni è ancora troppo vivido, quasi palpabile, compromettendo l’intimità del giovane uomo con Claire.
La stessa Claire non sembra trovare pace: per una donna moderna gestire un palazzo parigino significa affidarsi ai servitori per frivolezze inconcepibili, lasciandole l'intera giornata da dedicare all'ozio.
Preoccupata per l'insonnia del marito e i continui incubi, si reca da Mastro Raymond, un erborista rinomato in tutta Parigi. È un personaggio strano l’erborista, esattamente come descritto nel libro, un uomo sicuramente avanti per il suo tempo e la cui erudizione non lascia indifferente Mrs. Fraser. Tra i due nasce subito un'amicizia spontanea (sorretta dall'inimicizia che scorre tra il commerciante e il Conte di St. Germain), lui le consiglia la valeriana per Jamie e lei si presenta come una guaritrice. Potrebbe essere un suo pari, un alleato o una piacevole distrazione dalla terribile piega che hanno preso le giornate della donna.
Jamie, per una intercessione del cugino, riesce ad avere un incontro con Bonnie Prince Charlie alla Maison de Madame Elise (un bordello di alto bordo e scenario ricorrente durante la stagione).
Il principe si rivela subito per quello che è: uno sprovveduto che non conosce la Scozia (perché è sempre stato in esilio), la situazione tra i clan, e non ha nessuna esperienza in campo militare.
Murtagh e James rimangono completamente spiazzati di fronte alla stoltezza di un uomo che ha in mano il futuro di così tante vite.
Jamie, nonostante il discorso disfattista che prova a intavolare con Bonnie Prince Charlie, riesce a conquistarne la fiducia. Il suo primo compito per conto del principe è infiltrarsi a Versailles per trovare l’appoggio del ministro delle finanze Joseph Duverney.
In questo episodio non si vedrà il "presente" di Claire, e i melodrammi con Frank sembrano accantonati, ma qua e là sono disseminati momenti chiave e introdotti diversi personaggi tra cui: Louise de la Tour (che porterà i Fraser a corte) e Mary Hawkins (essenziale ai fini della storia e del futuro).
Esilaranti le scene a Versailles dove un imbarazzatissimo Jamie viene circuito da una sua vecchia ossessione adolescenziale, la bella Annalise, per poi trovarsi di fronte alla stitichezza di Re Luigi XV e, a fine serata, scaraventare in una fontana proprio il ministro delle finanze, colto in atteggiamenti ambigui con Claire per colpa di un malinteso con Louise.
La scena finale è quella che dà il tono alle puntate che seguiranno: Claire ritrova il Duca di Sandrigham a corte, accompagnato dal giovane Alexander Randall (fratello di Jack Randall e dall’indole completamente diversa) e con loro una rivelazione dolorosa: Jack Randall è ancora vivo. Il peso per Claire, oltre lo stress della gravidanza, si fa pesante e il dubbio insistente: è giusto mettere al corrente Jamie che il suo aguzzino è ancora vivo?
Insomma, come preventivato dal titolo dell’episodio, i Fraser e Murtagh si sentono spaesati in un posto che non li appartiene: lontani dall’aria della Scozia (tanto declamata dallo stesso Murtagh in una scena di "combattimento" con l'amico) rimangono solo gli intrighi di corte, persone da usare, una rivolta da sventare e un segreto da custodire.
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