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Autore Simone Soranna :: 8 Febbraio 2015

Il festival di Berlino è ormai entrato nel vivo della rassegna. Il concorso zoppica leggermente con titoli dagli spunti interessanti come "Victoria" di Sebastian Shipper e opere da dimenticare tra cui "The Pearl Botton" di Patricio Guzmàn

Ian McKellen in Mr. Holmes

La 65 Berlinale è iniziata ormai da tre giorni. Il concorso si sta dimostrando pieno di spunti interessanti ma dai risultati molto altalenanti: come Victoria e The Pearl Button. Il primo è un lavoro tedesco sorprendente perché girato in un’unica lunghissima inquadratura (il film dura più di due ore). La debole trama thrilling e le scelte a volte troppo sbrigative e poco credibili dei personaggi sono i difetti maggiori del lavoro di Sebastian Shipper che però denota un grande talento e soprattutto molto coraggio nel gestire la produzione e l’ideazione della pellicola.

[Leggi anche: Line-up completa dei titoli in corsa al Festival di Berlino 2015]

Il secondo, invece, è un documentario diretto da Patricio Guzmàn, una pellicola scarna e poco riuscita. Senza aver ben chiara la materia da trattare, il massacro degli indigeni sudamericani dai conquistadores fino al periodo di Pinochet, il regista perde il controllo del film disorientando lo spettatore. The Pearl Button, infatti, tratta diversi argomenti connessi tra loro senza grandi motivazioni e descritti in maniera semplice e didascalica. Si respira molta passione in questo prodotto (il regista è alle prese anche con un budget decisamente ristretto al  minimo), ma ciò non basta per renderlo degno di nota.

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Fuori concorso invece è stato presentato il curioso film di Bil Condon, Mr. Holmes, che vede come protagonista della storia il detective più famoso al mondo notevolmente attempato. Ian McKellen, infatti, presta voce e corpo ad un personaggio saggio, umano, debole fisicamente ma ancora molto vispo. Gli spunti sono sicuramente interessanti ma la pellicola non riesce a ingranare come vorrebbe. Condon opta per uno stile più televisivo che cinematografico, appiattendo il tutto con scelte meno coraggiose del previsto e piuttosto scontate. Nonostante ciò, il film potrebbe trovare un buon riscontro di gradimento soprattutto per gli affezionati del genere giallo.

Intanto il clima festivaliero è ormai entrato nel vivo. Ogni sera il red carpet è pieno di star e di fans pronti a scattare foto o strappare autografi, incuranti del freddo e del forte vento che puntualmente si abbatte sulla capitale tedesca durante la manifestazione.

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