Da "Jupiter - Il destino dell'universo" a "Cinquanta sfumature di grigio" di Sam Taylor-Johnson: ecco alcuni dei peggiori film usciti nelle sale americane da gennaio a giugno 2015 secondo indieWIRE
Dopo la classifica di mezz'annata dei migliori film usciti da gennaio a giugno 2015 secondo Variety, diamo ora un'occhiata al rovescio della medaglia, ovvero ai titoli peggiori arrivati finora: ecco alcune delle pellicole scelte da un'altra istituzione della critica americana, indieWIRE.
Immancabile è ovviamente il titolo più gettonato della stagione, ovvero Cinquanta sfumature di grigio di Sam Taylor-Johnson: le ragazzine sono corse in sala alla velocità della luce, ma i critici si sono praticamente cavati gli occhi. Scrive il portale: “D'accordo, è meglio del libro, ma siccome il romanzo è semplicemente una delle cose più brutte mai esistite, rimane ancora del grande spazio per rendere il film della Johnson qualcosa di assolutamente terribile”.
Ci troviamo poi assolutamente d'accordo con l'inserimento di Jupiter – Il destino dell'universo dei Wachowski: era uno dei lavori più attesi dell'anno, ma si è rivelato tutt'altro che eccitante o ricco di evocazioni. Gli sfavillanti effetti speciali vengono buttati via da una narrazione dispersa nell'oblio, e i punti di forza della messa in scena, ammesso che esistano, sono affondati prima ancora di poter venire a galla.
Ancora: ecco Mortdecai di David Koepp, che eppure godeva di uno sfavillante cast comprendente Johnny Depp, Gwyneth Paltrow e Ewan McGregor. Scriveva la nostra Camilla Maccaferri nella sua recensione: “Della leggenda Depp, ora, non resta più niente: né l’ormai perduta avvenenza, sepolta sotto chili di botox e appesantita da anni di abusi, né le doti recitative, occultate da un manierismo gigione fatto di mossette stereotipate e faccette buffe, che lo tengono prigioniero dai tempi di Capitan Jack Sparrow”.
Non se la cava meglio Una folle passione della Susanne Bier, anche se il suo lunghissimo ritardo nella post-produzione ci aveva già fatto annusare il peggio. Ad essere stati sprecati sono soprattutto i due protagonisti, Jennifer Lawrence e Bradley Cooper, e della regista di Dopo il matrimonio e Non desiderare la donna d'altri è rimasto praticamente il nulla. Sintetizzando tramite le parole di indieWIRE: “Casting sbagliati per una storia malamente raccontata”.
[Leggi anche: I migliori film di questa prima metà del 2015 secondo Variety]
Tra le pellicole attualmente nelle sale italiane, infine, trovano posto anche Entourage di Doug Ellin e Duri si diventa di Etan Cohen. La prima nemmeno abbiamo avuto il coraggio di recensirla, mentre la seconda ci presenta un sedato e patetico Will Ferrell lontano anni luce dalle sue performance più esileranti, e pensiamo ad Anchorman e Blades of Glory. A morire sotto i nostri occhi, una commediaccia insipida tanto datata quanto anonima.
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