La RealD - multinazionale che si occupa di tecnologia 3D - sta per presentarsi in Italia con una serie di incontri riservati agli studenti delle scuole medie e superiori
C’è stato un primo periodo in cui si andava al cinema a vedere un film in 3D per vedere “l’effetto che faceva”. In tanti ricordano il successo di Avatar e di Alice in Wonderland, molti erano i pareri entusiasti, ma quasi altrettante persone uscivano frastornate, quasi deluse dalla sala.
Si e poi cominciato a capire per quali film valesse la pena vedere la versione tridimensionale e ora il fenomeno sembra essersi normalizzato. Sicuramente però gli occhialetti che si indossavano più di dieci anni fa non sono gli stessi di adesso, la tecnica ha continuato ad evolversi; al’epoca la tridimensionalità era soprattutto una questione di profondità, con oggetti che per la prima volta sembravano uscire dallo schermo del cinema e toccare lo spettatore. Oggi il 3D si spinge sulla luminosità delle immagini che, combinata al senso della distanza e della profondità, restituisce alle persone la sensazione di vedere più campi diversi sovrapposti ed essere direttamente dentro alla scena e all’azione. Molte sale nel mondo hanno deciso di affidarsi alla RealD, una compagnia da sempre molto attenta allo sviluppo dei suoi prodotti.
L’educazione all’immagine e all’arte cinematografica purtroppo è una grave mancanza del nostro sistema scolastico, una materia che spesso viene approfondita da professori che prendono l'iniziativa e inseriscono i film nei loro programmi. Per far diventare gli studenti degli spettatori consapevoli la RealD sta per presentarsi in Italia con una campagna di sensibilizzazione rivolta ai studenti delle scuole.
La campagna si svolgerà a partire già da marzo e coinvolgerà oltre 500 studenti delle scuole medie e superiori di Milano, Roma e Napoli, invitati al cinema per vivere da protagonisti un’esperienza in 3D, scoprire come funzionano i sistemi alla base di questa tecnologia e capire quali sono gli effetti e i benefici rispetto a una tradizionale visione in 2D.
[Leggi anche: Com'è cambiato il 3D negli ultimi anni?]
“Siamo orgogliosi di poter condurre questa campagna educativa in Italia, che è un Paese strategico per RealD sia per la sua storia cinematografica sia per il potenziale di crescita che riveste il 3D”, afferma Alice Tentori, Country Manager per l’Italia di RealD. “Ci auspichiamo di rinnovarla anche l’anno prossimo coinvolgendo altri studenti e favorendo la loro creatività spingendoli a inventare storie creative, proprio come è nel carattere nazionale”.
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