Lutto nel mondo del cinema: a lasciarci, stavolta, è il grande direttore della fotografia francese Raoul Coutard, dop prediletto di Jean Luc-Godard e François Truffaut
Lutto nel mondo del cinema: a lasciarci, stavolta, è il grande direttore della fotografia francese Raoul Coutard, dop prediletto di Jean Luc-Godard e François Truffaut, ma anche di Costa-Gavras e Nagisa Oshima. Insomma, della nouvelle vague e tutte le sue ramificazioni successive.
Originariamente un fotoreporter, il nostro passò ben 11 anni a documentare la guerra in Indocina, prima di debuttare nel cinema con I figli di Genghis-khan di Jacques Dupont e Pierre Schoendoerffer. Era il 1958, e Coutard avrebbe poi ammesso di non aver mai toccato una cinepresa prima di allora, ma d'altronde, ormai lo sappiamo: la nouvelle vague è soprattutto questa, formazione e improvvisazione sul campo.
Poi, assieme a Godard, ha compiuto la rivoluzione con Fino all'ultimo respiro, e il cinema non sarebbe mai più stato lo stesso. A seguire, oltre 40 anni di carriera fino al suo ultimo lavoro nel 2001, Sauvage Innocence, uno dei film più belli di un altro orfano dei giovani turchi, ovvero Philippe Garrel.
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