La rinomata regista di porno femministe Erika Lust apre le porte ai suoi fan, che potranno mandarle i racconti delle proprie fantasie erotiche. I migliori verranno poi trasformati dall'artista in cortometraggi
Nuova avanguardia di porno femminista. Una delle sue autrici più note è Erika Lust, svedese attualmente residente in Spagna che vanta alle spalle degli studi universitari in Scienze Politiche con specializzazione in Diritti Umani e movimenti femministi. Dopo una breve carriera teatrale, fonda la compagnia Lust Films, buttandosi nel mondo a luci rosse più intellettuale. Insomma, non è certamente una che gira film da edicola, bensì opere che poi viaggiano regolarmente in festival internazionali, vedendo nel porno un mezzo d'espressione come un altro, e non certamente come genere diverso e da esiliare in contesti da maniaci e zozzoni.
Il suo attuale progetto coinvolge direttamente i tanti ammiratori che la seguono (o meglio ancora: ammiratrici). Infatti, la regista ha deciso di accontentare le richieste dei suoi follower, i quali le chiedono ormai da un bel po' di mettere in scena le loro storie e fantasie personali. Ora, tramite il sito Xconfessions, gli utenti possono finalmente mandare anonimamente il resoconto delle proprie fantasie erotiche: la Lust ne sceglierà i migliori, trasformandoli poi in nuovi cortometraggi. Insomma, la rinomata film-maker come macchina dei desideri che trasforma in realtà visiva parole e racconti scritti!
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Al momento la regista ha già pubblicato sul sito diversi short movies tratti da materiali spediti dai fan, e pensiamo a titoli come I Fucking Love Ikea, che esplora le fantasie di una donna nel vedere il proprio partner assemblare arredamento della grande compagnia svedese. Intenzione della Lust è quella di riuscire a creare sempre più prodotti pornografici che possano aggradare il pubblico femminile. Secondo recenti studi e sondaggi, il numero di donne che guardano porno sarebbe in costante crescita, ma la differenza se confrontata con gli uomini è comunque ancora abissale. Per l'artista, questo è dovuto al fatto che il porno mainstream ha praticamente distrutto la reputazione del porno fra le donne, ed è per questo necessario rimetterle al centro dell'attenzione, per dimostrare che il genere non riguarda solo figure femminili usate come oggetto.
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