Uno dei blogger più seguiti della Cina, che da poco si è dato al cinema, viene accusato pubblicamente di plagio a causa della sua opera prima “The Continent”
Si chiama Han Han e ne ha già parlato chiunque. E non smette di far parlare di sè visto che per la sua opera prima, The Continent, è arrivata un'accusa di plagio.
Questo ragazzo classe 82 è il blogger più seguito della Cina, e conseguenzialmente con tutta probabilità quello più seguito al mondo; nel tempo libero si è in principio dedicato alla scrittura (raggiungendo i 20 milioni di copie vendute), per poi approdare alle piste e diventare un pilota professionista di rally. Ah, è pure redattore e si è già esercitato come paroliere per un album uscito nel 2006. Il Times l'ha classificato tra i 100 personaggi più influenti del 2010; faccia da bravo ragazzo, Han Han ha in realtà la lingua lunga e commenta dalle pagine del suo blog di Weibo (la piattaforma cinese più rinomata per il blogging), che ha all'incirca 38 milioni di followers. C'è chi lo ama, c'è chi lo odia, le autorità lo tollerano miracolosamente; ma per quanto se ne dica il suo potere mediatico è indiscutibile.
Ecco fatto: il passaggio al cinema è cosa da poco a questo punto. Il cinema in realtà, anzi Hollywood in persona, aveva già sfiorato il bad boy cinese, che aveva cortesemente rifiutato la parte proposta non soddisfatto delle opportunità recitative offerte in relazione al ruolo femminile coinvolto.
Si parla invece oggi del suo debutto come regista: quando il trailer di Hou Hui Wuqi (che tradotto suona come “Finché non ci incontreremo ancora”, ma che ha sfoggiato il titolo inglese di The Continent) è stato pubblicato sul suo blog, nelle prime 5 ore di permanenza il minuto promozionale caricato su Youku aveva già totalizzato 1.5 milioni di click, per poi continuare a salire vertiginosamente.
Il film ha raggiunto il grande schermo in Cina in data 24 luglio. Si tratta di un road-movie che racconta di tre giovani uomini che bramano di uscire e vedere il mondo. Naturalmente, il cast sfoggia qualche nome conosciuto tra cui Feng Shaofeng (Tai Chi 0) e Wallace Chung (Drug War), senza dimenticare il cammeo del noto regista Jia Zhangke.
Lo scandalo che ha investito il blogger è stato scatenato dalle parole pubblicate dal China Youth Daily e firmate da un influente professore dell'Università Tsinghua di Pechino, una delle più brillanti istituzioni della capitale. Xiao Ying ha affermato che il regista ha “attinto” a piene mani da nientepopodimeno che Easy Rider e Thelma & Louise (...per stare sul sicuro) definendo la sua opera un “volgare intrattenimento”. Il signor Xiao ha poi proseguito senza peli sulla lingua: “The Continent è un film che non è all'altezza dei contenuti, manca di logica e sincerità. […] E' un marchio di anti-intellettualismo che ha avvelenato la cultura cinese e deve essere ripulito”. Qualcun altro, poi, sostiene di vederci tanto Jia Zhangke nelle scelte operate dal regista nella sua opera esordio.
Dal suo canto, Han Han non è nuovo alle accuse di plagio: i suoi post sono stati a lungo attribuiti al padre. Ad ogni modo, la replica ancora stenta ad arrivare, malgrado i diversi solleciti e lo sdegno generale delle sue diverse milioni di fan. Naturalmente si è poi scatenato un botta risposta tra sostenitori e voci avverse: il professore si è detto preoccupato per una eventuale esplosione della faccenda, ch'egli legge come il potenziale “peggior scandalo del mondo letterario Cinese”. Culturalmente la reputazione, nella nazione Cinese, è quanto di più importante un personaggio pubblico deve mantenere, anche di facciata. A seguire, lo stesso China Youth Daily si è un po' allontanato dalle prese di posizione del professore additandole come di “stile Rivoluzione Culturale” e trovando sostenitori a queste “sottolineature diffamatorie, come poster di propaganda” come le ha definite Yiyan Weiding, stupito che potessero venire da un professore d'arte; “Che vergogna per il mondo artistico!” ha concluso.
Qualunque sia la verità sul plot scritto dall'artista, in qualche modo anche questa manovra ha saputo risollevare l'attenzione su di una creatura “Made in Han Han”, il quale non aveva certo bisogno di un altro aiutino per aver successo al box office: alla fine di luglio, The Continent contava 100 milioni di dollari di incasso sui biglietti venduti, posizionandosi al primo posto nella classifica dei film cinesi più visti in patria. Tuttavia, se anche ci dovesse essera qualche fondato dubbio sulla purezza dell'invenzione del ragazzo, la gente non pare esserne realmente sdegnata e continua ad acquistare il biglietto per togliersi lo sfizio di seguire il proprio idolo anche al cinema. L'inarrestabile potere della rete cinese, dove la massa di milioni di utenti è capace di mantenere la propria libertà e la propria forza decisionale, si fa un baffo del professore della Tsinghua.
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