Ritratto di Claudio Mundo
Autore Claudio Mundo :: 30 Aprile 2015

Negli anni Settanta, la scrittrice svedese Astrid Lindgren, la "madre di Pippi", rifiutò improvvisamente il progetto del maestro giapponese. Dopo l'annuncio del ritiro di Miyazaki, sono molte le opere nel cassetto che potranno non vedere mai la luce

Hayao Miyazaki

La notizia di alcuni mesi fa relativa all’annuncio del ritiro dall’attività del maestro giapponese Hayao Miyazaki, padre e icona contemporanea dell’animazione giapponese, aveva shockato molti dei suoi fedelissimi in tutto il mondo. La notizia, per quanto poi riveduta e corretta, ha significato e significa una sola cosa: esiste una vastissima eredità di animazioni che probabilmente non verranno realizzate mai. Una di queste poteva essere l’adattamento di Pippi Calzelunghe, la bambina protagonista del romanzo della scrittrice svedese Astrid Lindgren, risalente al 1945. A rivelarlo è stato lo Studio Ghibli.

Pippi Calzelunghe divenne celebre in Italia grazie alla serie tv trasmessa in 21 episodi su Rai 1 nel corso degli anni settanta. La serie è poi stata trasmessa in replica per molti anni su diverse altre reti analogiche e tutt’oggi è ancora presente nei palinsesti delle reti digitali. In quegli stessi anni, Miyazaki incontrava, insieme al regista Isao Takahata, proprio Astrid Lindgren per discutere insieme i vari aspetti del progetto “in fieri”. Già allora, però, per ragioni mai rese pubbliche, la scrittrice svedese pose un blocco ai lavori ponendo il suo veto e facendo finire nel cassetto tutto lo storyboard ad acquerelli preparato da Miyazaki. Questi, oggi giorno sono stati resi pubblici, ma probabilmente non riusciranno mai a diventare un film. 

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Eppure, non tutto è andato perduto. Dopo la presentazione di quello che fu annunciato come l’ultimo lungometraggio di Miyazaki, Si alza il vento (presente al Festival del Cinema di Venezia nel 2013, campione d’incassi in Giappone, candidato all’Oscar come miglior film di animazione) il figlio Goro ha voluto ereditare la sfida e il sogno del padre: da tempo è impegnato nella realizzazione di una serie tv “anime” ispirata proprio a “Pippi”. Si intitola Ronja, la figlia del brigante e ha per protagonista una bambina che vive insieme alla sua famiglia in un vecchio castello immerso in una foresta magica. Siamo certi che il padre avrà voluto dargli una mano. “Non è solo la storia della crescita di una bambina - ha detto Goro - ma parla anche del rapporto d’amore tra un genitore e la figlia”.

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