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Autore Pierre Hombrebueno :: 1 Ottobre 2015

Geena Davis, l'amatissima attrice di "Thelma e Louise" e "Beetlejuice - Spiritello porcello", organizza un simposio per discutere il sessismo dilagante a Hollywood e la mancanza di forti ruoli femminili nel panorama

Geena Davis

Il dibattito sul sessismo dilagante a Hollywood prosegue spedito e più forte di prima. Il mese prossimo, in occasione del Festival di Londra, si svolgerà, infatti, un simposio globale sull'argomento curato da Institute on Gender in Media, organizzazione presieduta da Geena Davis, la grande attrice che abbiamo imparato ad amare grazie a pellicole come Thelma & Louise di Ridley Scott, Beetlejuice – Spiritello porcello di Tim Burton, La mosca di David Cronenberg e Stuart Little – Un topolino in gamba di Rob Minkoff. 

Il momento, secondo l'interprete, è particolarmente delicato: “Penso che le donne dell'industria siano notevoli, e ora molte di loro si sentono a loro agio nel dire che le cose non sono giuste. Avendo avuto alcuni ruoli cinematografici che hanno veramente riecheggiato fra le donne, sono diventata iper consapevole di come le donne siano rappresentate a Hollywood. Sì, ho definitivamente visto del sessismo sul set, anche se non così diretto a me. Sono stata fortunata. La grande cosa che ho preso da Thelma & Louise è stata la reazione delle donne che hanno visto la profondità della pellicola, la sua diversità. È stata travolgente e mi ha fatto capire quante poche opportunità diamo alle donne per sentirsi eccitate per dei ruoli femminili, di tornare cariche da un film”.

Prosegue: “L'anno in cui Mamma mia! e Sex and the City sono stati grandi campioni ai box office internazionali, i media dicevano, 'Ora, senza ombra di dubbio, abbiamo la prova che i blockbuster estivi con le donne cambieranno'. Ma non è cambiato nulla. Anche quando era uscito Thelma e Louise le persone dicevano che le cose sarebbero cambiate, che sarebbero arrivati tantissimi film con delle donne, ma non è cambiato nulla”. 

[Leggi anche: Dalla A alla Vulva 3.0. Dizionario del nuovo femminismo]

Tra le donne che negli ultimi mesi si sono fatte avanti per dire la loro sul sessismo dell'industria, possiamo citare Patricia Arquette, Kristen Stewart, Carey Mulligan, Meryl Streep, Elizabeth Banks, Emma Thompson, Helen Mirren, Keira Knightley e Anne Hathaway. Che il simposio organizzato dalla Davis possa – anche in minima parte – contribuire alla causa? Lo speriamo proprio!

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