Tra le migliori attrici del panorama, figura sicuramente la grande Isabelle Huppert, che continua a rimanere un'enorme fonte d'ispirazione per le nuove generazioni di interpreti. Ecco le sue performance che preferiamo
Tra le migliori attrici del panorama, figura sicuramente la grande Isabelle Huppert, che continua a rimanere un'enorme fonte d'ispirazione per le nuove generazioni di interpreti. Dice di lei Jessica Chastain: “È la mia idola. Sfida sempre se stessa. Vedi le sue performance, e sono molto coraggiose e rischiose. Prova sempre delle cose nuove con registi nuovi in paesi in cui non ha mai lavorato prima, e quella è esattamente la carriera che voglio”.
In attesa di vederla in Elle di Paul Verhoeven, ecco dunque un breve ripassino della sua carriera. I neofiti poco informati possono iniziare da qui, anche se è chiaro quanto una qualsiasi lista renda poco giustizia alla ricchissima filmografia dell'attrice.
Per fare una maratona in grande, iniziate con Il pianista di Michael Haneke, dove la Huppert ci regala un autentico tour de force nei panni di una donna âgée immersa in una liaison amorosa con un ragazzo più giovane: l'interprete ci si butta anima e corpo (soprattutto corpo!), restituendoci ogni battito cardiaco di un risveglio sessuale che arriva potente e distruttivo.
Indimenticabile è sicuramente anche Un affare di donne, con cui la nostra ha vinto la Coppa Volpi veneziana nel 1988. Guidata dal maestro della nouvelle vague Claude Chabrol, l'attrice interpreta un personaggio sottile e complicato, la cui vita è stata attraversata da mille avversità, tra un marito che non ama più e la desolazione della società post-guerra. Isabelle ci restituisce tutto questo con una recitazione calibratissima, ora fredda come il ghiaccio e poi calda e sofferente: la natura dell'essere umano, forse.
Sempre di Chabrol è poi Violette Nozier, film del 1978: la futura Signora del cinema francese era solo all'inizio della propria carriera, ma si conquista immediatamente il premio come Miglior Attrice a Cannes grazie al ruolo di giovane psicopatica assassina, la cui complessa ambiguità ci viene trasmessa dall'interprete con tutto il carisma possibile.
[Leggi anche: Isabelle Huppert e Jean-Louis Trintignant in "Happy Ending" di Michael Haneke]
E nonostante possiamo citare in classifica praticamente tutte le altre collaborazioni della diva con Chabrol, cambiamo infine genere per sottolineare ulteriormente la sua versatilità: in 8 donne e un mistero di François Ozon, ad esempio, l'Huppert c'immerge in una performance che mescola comicità e ansia con magnetico fascino blasé . A risaltare maggiormente nella pellicola è proprio lei: un'impresa affatto facile, quando le tue colleghe sul set si chiamano Catherine Deneuve, Emmanuelle Beart e Fanny Ardant.
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